Il Turismo enogastronomico nell'economia siciliana

Si è più volte sottolineato come lo sviluppo di un territorio passi dalla promozione e dalla conoscenza dei suoi prodotti tipici e come la produzione alimentare di questi, sia imprescindibilmente legata a quella di determinati vini, i quali a loro volta costituiscono l'abbinamento ideale con i prodotti gastronomici tradizionali del luogo. Dallo studio di Unioncamere-Isnart, intitolato “Turismo del gusto”, emerge quanto la Sicilia sia ricca di aree ad alto interesse turistico per i prodotti locali, non solo in riferimento alle degustazioni ma anche al loro acquisto. Il vino e i prodotti tipici sono dunque un filo conduttore che lega l'offerta turistica all'ambiente e alla cultura locale. In questo contesto il settore agroalimentare, gioca un ruolo fondamentale, si tratta di un comportato sempre più dinamico. Nella regione si contano circa 81.162 imprese con 8.779 industrie alimentari (dati Ismea 2018). Il mercato alimentare è stato interessato dal mutamento della domanda, ormai composta da consumatori sempre più consapevoli e attenti, che premiano la qualità e soprattutto, la distintività dei prodotti in termini di origine della materia prima e tipicità. Il consumatore vuole conoscere le tecniche produttive utilizzate e capire come esse contribuiscano all'impatto sul territorio. Tali mutamenti socio-economici hanno portato ad una modernizzazione del settore, offrendo alle imprese agroalimentari del sud nuove opportunità e vantaggi di sviluppo. Come già detto, l'agroalimentare ha un impatto non irrilevante sull'economia delle regioni meridionali, dove il legame del sistema turistico con le produzioni e le tradizioni locali enogastronomiche è molto forte. 
Il settore agricolo, quello alimentare e turistico hanno notevoli ricadute in termini economici sul territorio, di fatto, l'effetto moltiplicativo generato dal settore alimentare mostra che per ogni euro investito se ne generano altri 6 (dati Intesa San Paolo-SMR45). Il numero consistente di aziende agroalimentari e vitivinicole pone la regione ai primi posti nelle classifiche nazionali (seconda solo alla Puglia) sia per le aziende che producono uva sia per quelle che producono olive, mentre l'impatto economico relativo ai prodotti DOP, IGP, STG la colloca al nono posto sempre su scala nazionale. [...]