La concertazione inter-istituzionale: la capacità negoziale della scuola dell'autonomia

L’accordo di rete, per come previsto dall’art. 7 citato, va ricompresso nella categoria negoziale dell’accordo di programma, di cui all’art. 27, della legge n. 142/1990, che consente forme associative e di cooperazione tra regioni, province, comuni, soggetti pubblici, amministrazioni statali ed altri soggetti sociali, al fine del migliore conseguimento degli obiettivi posti.

Il concetto di rete ha avuto in anni recenti una notevole fortuna negli studi sociali, per indicare una particolare forma di legame sociale dotato di caratteristiche specifiche: estensione, densità, coinvolgimento dei membri, grado di apertura, livello di formalizzazione, basate su legami di tipo primario e di tipo secondario.

Col termine in oggetto si intende 'un insieme di persone o enti che lavorano in collaborazione sotto la coordinazione di un unico centro o di un'unica persona'; in questa accezione, di conseguenza, il vocabolo richiama l'immagine di una pluralità di soggetti equiordinati che si legano tra di loro attraverso forme di cooperazione in vista del raggiungimento di un obiettivo comune.

Tutti questi elementi - comunione di scopo, cooperazione, legame reticolare - trovano collocazione giuridica nella definizione di accordo di rete presente nell'articolo 7, d.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 e nell'articolo 56 del d. i. 44/2001, quale accordo tra Istituzioni scolastiche in funzione delle proprie finalità, da declinare successivamente in attività didattiche o di ricerca ovvero ad esse strumentali, da realizzarsi attraverso l'individuazione di un organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto.