Gays on Broadway: l’omosessualità nei Musicals

In Rent l’omosessualità è trattata in più di una sua manifestazione; abbiamo infatti una drag queen, un’attrice bisessuale, un professore gay e un’avvocata lesbica. I temi s’intrecciano tra loro: la morte, la malattia, la sessualità sono tutte sfaccettature che danno ai personaggi un forte spessore drammatico.
Justin Johnston, l’interprete di Angel Dumott Shunard, ha un fisico asciutto, esile, un viso dai lineamenti delicati; è caratterizzato da una vocalità acuta, controtenorile, con ampi passaggi di falsetto e voce chiara, pulita. Angel, drag queen portoricana, è un percussionista di strada, il suo strumento è composto da un secchio e due bacchette che utilizzerà spesso in scena.
Michael McElroy, l’attore che interpreta Tom Collins, ha un fisico longilineo, è alto ed è dotato di un timbro vocale sporco e graffiato. Tom è un professore di filosofia e genio del computer afroamericano. Baritono, spazia in un range vocale che va dai medio bassi agli acuti e al falsetto come possiamo vedere in “I’ll Cover You (reprise)”, brano che caratterizza ed esalta più di tutti la vocalità del personaggio e che avremo modo di analizzare in dettaglio più avanti.
Maureen Johnson è interpretata da Eden Espinosa, mezzoprano con belting, dal timbro vocale squillante a cui unisce un sapiente uso del graffiato, in linea col personaggio. Maureen è una attrice bisessuale di razza bianca dal carattere libertino. In passato infatti, quando stava con Mark, non ha esitato a tradirlo.
Tracie Thoms, soprano dalla voce calda e robusta, è Joanne Jefferson un’avvocata di colore. Fidanzata con Maureen, ha un carattere deciso e dai tratti maschili.
Il primo atto è ambientato alla vigilia di Natale e racconta un arco temporale di quattro ore in cui tutti gli eventi sono concatenati. La scenografia è semplice e spoglia: un tavolo, sedie, un lampadario di carta di riso, una rampa di scale sulla sinistra che porta a un soppalco, un albero di Natale fatto con elementi metallici sulla destra ed altri elementi che vengono aggiunti o rimossi all’occorrenza come, ad esempio, la cabina telefonica in “We’re Okay”.
L’incontro tra Collins e Angel avviene in “You Ok Honey?”, nella seconda scena del primo Atto. Angel nella sua “I am song” mostra già le sue caratteristiche principali: dolcezza e bontà. Justin Johnston, attraverso i suoi movimenti aggraziati, i sorrisi e lo sguardo trasmette immediatamente le caratteristiche ricorrenti del personaggio. Collins/Michal McElroy è colto in un momento di vulnerabilità (da poco infatti è stato aggredito), cosa che si ripresenterà più avanti, nel secondo atto. Da questo numero in poi, fino alla morte di Angel, i due attori saranno sempre presenti nella stessa scena.
Justin Johnston, a destra, su una scala appoggiata all’albero di natale fatto di tubi e ferri vecchi, illuminato da una luce fredda dall’alto che ne accentua l’effetto chiaroscurale, sta suonando il secchio che usa come tamburo. A sinistra, posto in posizione sopraelevata, un barbone di colore, a braccia incrociate e illuminato da un riflettore a uomo, sta cantando “Christmas Bells are ringing” accompagnato dal veloce e ripetitivo suono delle campane. Conclude l’intervento su note dal gusto dissonante per sottolineare l’amarezza della sua vita in povertà “somewhere else, not here” e grazie al deittico eseguito con la mano destra introduce e sposta l’attenzione sulla scena successiva. Entra Michael McElroy, da destra, ferito e barcollando si appoggia alla parete, in proscenio. “Are you ok honey?”: Angel scende i primi scalini e inizia il dialogo tra i due. Collins punta al cielo le maniche che gli sono rimaste del cappotto rubatogli durante l’aggressione con un forte gesto parallelo e una mimica accentuata,
appoggiandosi di nuovo alla parete per sostenersi. Angel, che lo ha raggiunto, gli porge un fazzoletto e si siede sul secchio. Si presenta a Collins che si sta tamponando la ferita. Collins sposta il suo sguardo sul ragazzo e si abbassa gli occhiali con la mano destra, denotando da subito l’interesse per Angel. Si stringono la mano e, su una pausa musicale, osservano l’albero con la subitanea risposta di Collins: “Nice tree”. Justin Johnston si alza, si avvicina ancora di più a Michael McElroy e immediatamente se ne allontana quando parla della malattia. Collins, anche lui sieropositivo, risponde “As does mine” e fa un passo verso Angel, aprendo le braccia in segno di concordanza. Angel gli prende la mano e lo porta sulla sinistra, offrendogli supporto. “My friends are waiting”: Collins indicando con il pollice alzato, tenta di resistere all’offerta ma viene convinto (you’re cute when your Blush […]) ed escono insieme, dal lato sinistro. I costumi indossati sono molto semplici e riflettono lo stato di povertà. Angel ha un cappello in lana blu e grigio, un giubbotto rosso borgogna leggermente aperto, una maglia bianca e jeans, Collins invece un cappello bianco, jeans e camicia di jeans, gilet largo multicolore (arancio, giallo e rosso) e maglia bianca. Il brano, di tempo moderato, è caratterizzato da un’alternanza e compresenza di tastiera e percussioni. Quando la tastiera si trova da sola a sostenere la voce ripete la melodia del canto, mentre quando è insieme alle percussioni accompagna con l’uso di accordi.

In “Today 4 U” conosciamo più approfonditamente i personaggi di Angel e Collins. Collins è un libero pensatore ed è stato espulso dal MIT per le sue teorie radicali. Angel entra per la prima volta vestito da drag, non con un abito qualunque ma con una versione femminile del costume di Babbo Natale (che sottolinea la sua benevolenza e prodigalità). Anche se il suo spirito è puro la sua moralità è tutt’ altro che tradizionale: non ha remore infatti a portare al suicidio Akita, un cane che scopriremo più avanti essere di Benny, perché essendo rumoroso infastidiva una signora. Questa donna chiede a Angel di suonare le percussioni per far abbaiare Akita fino alla morte in cambio di mille dollari. “Today 4 U” è uno degli uptempo di Rent in cui c’è un maggiore movimento coreografico. Justin Johnston balla su tacchi vertiginosi suonando le bacchette e la sua esuberanza, trasmessa anche nei movimenti, sarà una costante del personaggio in tutto lo spettacolo, insieme all’uso di percussioni.
“Today 4 U” è il numero in cui Collins presenta Angel a Mark/Adam Kanton e Roger/Will Chase. Possiamo dividerlo in due parti distinte, scandite anche da un diverso tempo e ritmo musicale: un’introduzione che segna l’ingresso di Collins in casa e la vera e propria presentazione del personaggio di Angel. Su un colpo di batteria Mark, appeso alla scaletta appoggiata all’albero e illuminato da un riflettore a uomo, introduce Collins che si trova più in alto sullo stesso albero. L’illuminazione più intensa mostra la scena. Mark si sposta sulla sinistra del palco, di fronte a Roger che è seduto sul tavolo. Michael McElroy inizia a lanciare i regali a Adam Kanton prendendoli dal secchio appeso all’albero. Sono oggetti quotidiani, sigarette, in particolare cibo. La voce poggia sulla tastiera. Finiti i regali e lanciato anche il secchio Collins scende dall’albero e si avvicina agli altri due salutandoli con un ciao e dando una bottiglia a Roger. “Oh holy night” è un inno di gioia natalizia durante il quale i tre cantano insieme e si abbracciano. Collins, in ginocchio alla sinistra del tavolo presenta Angel, colui che ha reso possibile l’acquisto dei doni, ai due amici. Angel, illuminato da un riflettore rosa entra su un arpeggiato della tastiera che si lega al movimento ondeggiante delle sue braccia. Justin Johnston, con delle banconote in mano, indossa un costume natalizio da Drag Queen con una cintura zebrata che riprende i pantacollant con la stessa fantasia e dei tacchi vertiginosi. È truccato in maniera vistosa, con un rossetto rosso e glitter, ombretto viola, ciglia finte e fard, porta una parrucca a caschetto fermata da due fiori bianchi e uno rosso. Il brano è caratterizzato da un mix di influenze rock e latino americane, tra cui la salsa.
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