Le strategie aziendali delle società di calcio ''provinciali'': il caso del centro sportivo polifunzionale del Calcio Catania
L’istituzione della tessera del tifoso: strumento di marketing?
In Italia, come detto, non si è ancora diffusa pienamente una mentalità orientata al marketing, intesa come insieme di attività e azioni finalizzate alla piena soddisfazione del cliente. Il modello inglese, diversamente, ha messo da tempo al centro delle politiche societarie il tifoso/cliente, anche attraverso il coinvolgimento di quest’ultimo nei processi decisionali:, ad esempio, alcuni tifosi-rappresentanti hanno la possibilità di essere inseriti in organi di “sorveglianza” e, in ogni caso, “è raccomandato che almeno un rappresentate della tifoseria sia inserito all’interno del consiglio d’amministrazione”, in base all’ultimo rapporto dell’All Party Parlamentary Football Group, una commissione bicamerale permanente che si occupa di osservare il calcio inglese. Il coinvolgimento delle tifoserie nei processi decisionali, quantomeno in una forma di rappresentanza nelle sedi decisionali, ha avuto soprattutto il merito di creare delle categorie di tifoserie responsabili. Il problema della violenza negli stadi, certamente, è di fondamentale importanza innanzitutto per la garanzia della sicurezza pubblica, ma rappresenta il primo step per avviare un modello competitivo. In Italia, allo stato attuale, il problema della violenza negli stadi è stato affrontato esclusivamente “attraverso un tentativo di risolvere i problemi a colpi di decreti successivi, di fronte ad una situazione mai veramente sotto controllo”. Il più significativo, come spesso accade, è stato promulgato dopo la tragica morte dell’ispettore Raciti il 2 febbraio 2007. Il governo intervenne, con un nuovo Decreto Legge firmato dal Ministro Amato l’8 febbraio 2007 che andava ad inasprire il “Decreto Pisanu”, promulgato appena 17 mesi prima, attraverso una serie di interventi repressivi. Questi provvedimenti normativi, pur avendo moderatamente limitato l’escalation di violenza almeno in termini assoluti, non hanno raggiunto gli obiettivi auspicati e, anzi, “hanno praticamente innalzato nuovi paletti e ostacoli ai tentativi di riportare le famiglie e i bambini a vedere le partite”.
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Le strategie aziendali delle società di calcio ''provinciali'': il caso del centro sportivo polifunzionale del Calcio Catania
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Mazzeo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Teramo |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie |
Relatore: | Gabriele Gravina |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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