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Caratterizzazione e selezione di ippocastano (Aesculus hippocastanum L.) in Sardegna per il contenuto in escina dei frutti

L’Ippocastano in Sardegna

L’Ippocastano non è molto diffuso in Sardegna, fu introdotto a Villa d’Orri (Capoterra) all’inizio del 1800 dal Marchese di Vallermosa.

La diffusione nell’isola ha un andamento puntiforme con concentrazioni prevalenti nella parte centrosettentrionale, data la sua scarsa tolleranza agli ambienti caldo-aridi.

E’ possibile trovarlo in insediamenti sparsi ed isolati, mentre è difficile il riscontro in boschi e foreste; per lo più lo si ritrova nei giardini, nei parchi, nei viali, nelle case cantoniere e nei pressi di edifici pubblici in quanto è un albero molto appariscente e gradevole durante la sua lunga piena fioritura ( Vannelli, 1987).

Occasionalmente si rinvengono anche esemplari, peraltro molto belli, di Ippocastano a fiori rosa e rossi (A. pavia, A. carnea) (TAV. 1). Si tratta di esemplari scarsamente produttivi, interessanti perciò da introdurre in parchi e giardini.

Di Ippocastano comune (A. hippocastanum) abbiamo alcune varietà ornamentali quali la Baumani sin. Flore pleno con fiori doppi sterili, quindi col pregio di non produrre semi; la si riproduce prevalentemente per innesto su Ippocastano comune.

A volte lo si ritrova presso le scuole, ma ciò può essere un pericolo per i bambini che possono confondere i suoi frutti con quelli del Castagno, andando incontro, in caso di ingestione, a pericolose intossicazioni.

Un altro aspetto negativo che ne sconsiglia l’uso in viali e lungo i parcheggi è la caduta naturale dei frutti. Essa oltre a determinare l’accumulo di una consistente quantità di materiale organico (foglie, frutti, semi), può provocare danni alle automobili in sosta e ai pedoni, data l’altezza di caduta, la durezza ed il peso dei singoli frutti (anche 20 grammi).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Caratterizzazione e selezione di ippocastano (Aesculus hippocastanum L.) in Sardegna per il contenuto in escina dei frutti

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Informazioni tesi

  Autore: Gianfranco Canu
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1994-95
  Università: Università degli Studi di Sassari
  Corso: Scienze Agrarie
  Relatore: Pietro Deidda
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 39

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