Carl Alfred Meier: un pioniere della psicologia analitica
L’interpretazione del sogno
Innanzitutto bisogna dire come i sogni non vadano possibilmente interpretati singolarmente, ma nel contesto della vicenda personale del sognatore.
E’ necessario dunque conoscere la storia del paziente.
E’ importante tenere conto di un complesso di fattori, come il considerare con attenzione tutti gli eventi che si sono verificati nei giorni precedenti al sogno (i resti resti diurni, di cui parlava Freud), e cogliere eventuali somiglianze o discrepanze con altri sogni precedenti.
Bisogna inoltre cercare di interpretare il sogno “sul piano del soggetto”, cercando cioè di comprendere prima il significato che il sogno e i suoi simboli hanno per il sognatore stesso.
Il sognatore deve descrivere con accuratezza il sogno, con minuzia di particolari, anche quelli apparentemente privi di significato per lo stesso.
Secondo Jung il sogno possiede una struttura simile al dramma classico, composta da:
- luogo, tempo, personaggi (dramatis personae)
- uno sviluppo o intreccio (desis)
- un momento culminante o “topico” (krisis)
- una risoluzione del dramma (lysis)
Le prime associazioni con altri contenuti della coscienza, devono essere fatte dal sognatore.
Nel momento in cui, dal racconto del sogno, emergono uno o più motivi archetipici, è necessario avvalersi del metodo dell’“amplificazione circolare”, un metodo ideato da Jung, “un metodo sì, pure scientifico, ma nello stesso tempo culturale e filosofico, di interpretare il sogno” (Meier, 1972; edizione italiana, 1993, pag. 145)
L’amplificazione circolare consiste nel ricercare il motivo archetipico, attraverso la messa in evidenza di particolari che magari non hanno nessun legame con la vita cosciente dell’individuo, ma che sono simbolicamente molto importanti.
Le associazioni con l’elemento simbolico, riferite a tematiche universali che hanno origine nell’inconscio collettivo vengono attuate soprattutto dall’analista, che ovviamente deve possedere un background storico-culturale notevolissimo (non era questo un problema né di Meier, nè di Jung).
L’amplificazione è un metodo definito “circolare”, in quanto l’elemento fondamentale del sogno (il simbolo archetipico) rimane sempre al centro dell’interpretazione ed arricchito di tanti significati.
Meier si servì del metodo dell’amplificazione circolare per interpretare numerosi sogni e “guarire” diversi pazienti.
Tramite l’analisi dei sogni riuscì a curare, quando ancora lavorava all’ospedale Burgolzli, un giovane paziente psicotico, da anni rinchiuso (in incubazione) in clinica psichiatrica.
La risoluzione della malattia avvenne nel momento in cui, le prime immagini di guarigione cominciarono a manifestarsi nei sogni del giovane; immagini simboliche che indicavano la presenza della funzione “autocurativa” della psiche, in grado di riconciliare gli opposti in conflitto.
Con il passare degli anni, tuttavia, Meier si accorse che i pazienti avevano più difficoltà a produrre “sogni guaritori”.
Ricondusse ciò ad una minore predisposizione “religiosa” degli uomini.
Ecco, a proposito cosa afferma (Meier, 1994, pag.3):
“Però, nel caso dei Greci, mi sono reso conto che loro erano già preparati tramite il culto di Asclepio, avevano la disposizione per ricevere i sogni guaritori. Era dunque la situazione religiosa che era assolutamente indispensabile…Questo spiega anche perché per noi sono rari questi sogni… perché ci manca la preparazione religiosa del culto. Di questa forza, chiamata Asclepio, ci vuole un culto una devozione totale ”
Nonostante ciò, nella sua analisi dei sogni, continuò a rifarsi alla mitologia, attendendo che, prima o poi, l’intervento “divino”, si manifestasse:
[…] “tutta l’analisi dei sogni che facciamo, di abitudine, però è quasi solo prerogativa di un intervento divino.[…]
[…] ma con la maggior parte dei pazienti, dopo un certo periodo, l’inconscio collettivo appare nei sogni, allora diventa naturalmente necessario pensare al significato simbolico, vuol dire mitologico, di questo materiale”. (Meier, 1994, pag. 3-4)
Questo brano è tratto dalla tesi:
Carl Alfred Meier: un pioniere della psicologia analitica
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Informazioni tesi
Autore: | Luca Settembre |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Maurizio Gasseau |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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