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Le esportazioni dell'industria italiana: analisi della concentrazione

L’internazionalizzazione delle imprese italiane

Il primo passo per avviare il processo di internazionalizzazione è comprendere i punti di forza e di debolezza dell'azienda, così da comprenderne i vantaggi competitivi. In generale, infatti, il processo può partire da una doppia motivazione interna, che si riflette nell'utilizzo dei vantaggi competitivi esistenti o nel reperimento di nuove fonti di vantaggi esteri, come le conoscenze o le competenze operative acquisite attraverso il processo di globalizzazione. In termini di fattori esterni, le condizioni ambientali hanno portato all'azienda una serie di vincoli e opportunità. Una concorrenza sempre più agguerrita nel mercato interno porterà ad un processo di internazionalizzazione passiva, mentre una concorrenza fortemente internazionalizzata produrrà una risposta internazionale reattiva.

L’internazionalizzazione di una PMI non è un processo one-shot ma a stadi, cioè un processo in continua evoluzione caratterizzato da un successivo consolidamento. I principali tipi di processo sono i seguenti:
• Internazionalizzazione progettata, quando nasce da una scelta decisa dell’azienda,
• Internazionalizzazione trainata, quando l’espansione estera è causata da fattori esterni.
Internazionalizzazione congenita, quando l’impresa è born global e quindi con un profilo internazionale pensato all’origine.

Una volta individuato il mercato di riferimento in cui espandere la propria attività, resta da scegliere la strategia di business e la modalità d’ingresso. La strategia più comune e meno dispendiosa gestionalmente, ma anche con minori rischi, è l’esportazione, che può essere attuata indirettamente tramite intermediari o direttamente come nel caso dell’e-commerce. Una modalità più concreta d’ingresso nei mercati esteri, consiste negli accordi strategici, come nel caso di joint venture, franchising e licensing. Infine, gli investimenti diretti esteri (IDE) riguardano attività di produzione o gestione all'estero. L’acquisizione di informazioni sui mercati disponibili è essenziale quindi per la corretta selezione dei mercati di destinazione, prendendo in considerazione diversi fattori, quali fattori economici, culturali, competitivi, demografici e politici. (Caroli, 2020).

Le strategie d’internazionalizzazione delle imprese italiane hanno dimostrato di essere più o meno complesse e di avere caratteristiche e performance molto diverse. La forma più utilizzata dalle aziende italiane consiste nell’attività di esportazione, con imprese che si limitano ad esportare verso il Mercato Unico Europeo o in altri mercati extra-europei senza però importare, sia imprese che oltre ad esportare, importano a loro volta merci. Sono più limitati i casi di imprese italiane born global, cioè imprese che operano in almeno cinque aree commerciali extra-europee, sia imprese che hanno adottato processi di internazionalizzazione produttiva e che quindi detengono controllate estere (multinazionali).

Le imprese italiane sono riuscite a raggiungere straordinarie posizioni di preminenza sui mercati esteri, tramite la specializzazione in diversi settori, come nella meccanica e nei mezzi di trasporto diversi dagli autoveicoli; nel settore alimentare, basandosi fondamentalmente la propria produzione sulle fasi di più alto valore aggiunto e consolidando in questo modo la sua posizione di leader mondiale nei segmenti del lusso e design. In molti casi, le PMI, sono le protagoniste di questo successo e permettono all’Italia di competere con gruppi di imprese estere di dimensioni, capacità e rilievo multinazionale, ma che non possiedono la capacità tipica delle PMI italiane, come la flessibilità produttiva. La forza del Made in Italy è da ricercare soprattutto nella diversificazione e specializzazione che si manifesta nei settori di maggior successo, come quello alimentare, dell’automazione, abbigliamento e arredo, i cosiddetti macro settori delle quattro A, dai quali emergono i principali fattori vincenti del made in Italy: l’innovazione, la creatività, il design e la qualità.

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Le esportazioni dell'industria italiana: analisi della concentrazione

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Informazioni tesi

  Autore: Bartolo Natale
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Economia e Management Internazionale
  Corso: LM-56 Scienze dell'Economia
  Relatore: Gianpaolo Vitali
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 136

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