Percorsi di integrazione della famiglia musulmana in Italia
L’integrazione dell’immigrato
Abbiamo ricordato come l’Italia sia divenuta, principalmente a causa del fenomeno delle migrazioni internazionali, una società multietnica, ossia un “sistema sociale in cui convivono soggetti con identità etniche diverse, con cui si intende l'appartenenza consapevole a un gruppo che condivide uno spazio geografico di provenienza, una comune discendenza, una cultura condivisa, siano essi reali o socialmente costruiti”. I vari concetti utilizzati per spiegare il rapporto tra stranieri e società di accoglienza possono essere distinti in processi integrativi e disintegrativi, a seconda che prevedano un’inclusione dell’immigrato oppure una sua esclusione dal tessuto sociale del paese di arrivo. Per quanto concerne i processi integrativi, le concezioni maggiormente utilizzate sono quelle di integrazione e di assimilazione. I significati più frequentemente adottati individuano nell'assimilazione “il processo attraverso il quale il nuovo arrivato interiorizza i modelli di comportamento e gli orientamenti valoriali della società ospite”, e nell'integrazione quel processo, concernente la sfera socio-economica, “che implica l'adozione di patterns comportamentali e il raggiungimento di condizioni di vita che riducono i rischi di segregazione e di conflitto senza però addivenire ad una completa conformità culturale”. È di importanza fondamentale operare una distinzione tra i due termini in quanto potrebbero apparire simili quando, invece, risultano agli antipodi. L’assimilazione può essere definita come il processo unilaterale che porta l’immigrato ad abbandonare gradualmente la propria cultura di origine per assumere quella della comunità di accoglienza; l’integrazione, invece, è quel processo sociale e culturale che rende l’individuo parte di una società, che non rigetta ma accetta ed eventualmente valorizza il pluralismo culturale. Le seconde generazioni16 vanno a costituire un punto cruciale nella società italiana odierna in quanto, attraverso queste, si giunge ad una fase fondamentale e necessaria del processo migratorio, ovvero l’integrazione tra immigrati e la società di accoglienza. Le modalità con le quali le seconde generazioni di immigrati si inseriscono nella società sono essenziali per acquisire maggiori strumenti di comprensione riguardanti anche le generazioni che da queste avranno origine. Oramai l’Italia, allo stesso modo di altri Stati europei, si presenta come un paese multietnico e, proprio per questo motivo, appare necessario considerare e valutare le condizioni degli immigrati nella nostra società. Attualmente, nei paesi dell’Unione Europea, prevalgono politiche sull’immigrazione volte ad un irrigidimento delle norme nei confronti degli immigrati con bassi livelli di istruzione al fine di richiamare i lavoratori maggiormente qualificati. Assistiamo, quindi, ad una sempre maggiore tendenza ad un differente trattamento degli immigrati, sia sulla per quanto riguarda le esigenze del mercato del lavoro, sia per quanto riguarda l’aspetto sociale, dato che i lavoratori più istruiti vengono assimilati più facilmente nella società di accoglienza. L’Italia, in questo ambito, appare in controtendenza rispetto ai paesi dell’Unione Europea: le quote vengono stabilite, infatti, senza prendere atto del livello di istruzione e della precedente esperienza lavorativa degli immigrati.
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Percorsi di integrazione della famiglia musulmana in Italia
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Mascia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Patrizia Manduchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 28 |
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