Il disturbo bipolare dell’umore, quando la malattia colpisce un familiare
L’inizio del cammino terapeutico per combattere il disturbo bipolare con l’oligoterapia
L’evoluzione distonica è l’evoluzione naturale verso l’invecchiamento organico, al contrario dell’evoluzione energica che consideriamo come un’evoluzione accidentale. Se la salute rappresenta il silenzio degli organi, si può dire che l’evoluzione distonica rappresenta il loro risveglio. Il dott. Picard affermava negli anni ’70 che la distonia era la diatesi della cinquantina. Attualmente essa diviene sempre di più l’evoluzione della trentina, dal momento che la vita moderna rende sempre più precoce la comparsa delle sue manifestazioni. Per comprendere bene la distonia, bisogna considerarla soprattutto come il risultato dell’evoluzione della natura iperenergica. Se le manifestazioni dell’iper avevano in gioventù un carattere acuto e passeggero, nel corso dell’evoluzione verso la distonia si assiste ad una stabilizzazione dei segnali anteriori ed alla loro perpetuazione, talvolta la loro intensità può diminuire.
Comportamento
Il nervosismo e l’agitazione dell’iperenergico si trasformano con il tempo in ansia, anzi in angoscia, come se alla noncuranza della gioventù che non pensa ad altro che ad approfittare della vita, facesse seguito la riflessione dell’età che si pone delle domande esistenziali sulla sua ragione d’essere e sul suo divenire. Il distonico diventa iperemotivo, malinconico e assai di frequente depresso. Egli manifesta ipersensibilità ai rumori, impazienza nei confronti del suo ambiente familiare e professionale. Amplifica l’importanza delle proprie preoccupazioni e delle proprie contrarietà. La vitalità decresce progressivamente. Gli diventa sempre più difficile sopportare sia gli sforzi sia le condizioni stressanti dell’attività professionale. Teme di non poter adempiere ai propri compiti, risente dell’invecchiamento repentino.
Stanchezza e sonno
Per definizione il distonico non ha più vent’anni, non riesce più ad arrivare fisicamente fino a sera e la sua età non gli consente più di restare sveglio. La stanchezza del mattino riappare alla fine della giornata, talvolta si prolunga per tutta la giornata, e in questo caso si è già al limite dell’evoluzione energica. La scomparsa della stanchezza con lo sforzo è sempre meno evidente. Questa stanchezza si manifesta anche con una marcata pesantezza fisica, localizzata soprattutto negli arti inferiori e verso la fine del pomeriggio. Se persiste la difficoltà ad addormentarsi, il sonno diventa più aleatorio con risvegli durante la notte. Ciò rappresenta spesso la conseguenza logica di disordini organici quali una digestione rallentata, una circolazione insufficiente oppure dolori dovuti a reumatismi, ecc.
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Il disturbo bipolare dell’umore, quando la malattia colpisce un familiare
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Informazioni tesi
Autore: | Ivana Baffi |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Naturopatia |
Anno: | 2003 |
Docente/Relatore: | Marilena Zanardi |
Istituito da: | Istituto Riza - Milano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 90 |
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