Gli arabismi nel dialetto calabrese: influenze «arabe e siculo-arabe»

La presenza degli arabi in Sicilia e in Calabria ha contribuito notevolmente al diffusione e al fissaggio di molte voci di origine araba, che chiameremo arabismi, presenti ancora oggi nel lessico del dialetto calabrese. Come è già stato menzionato, sebbene gli arabi non abbiano mai esercitato un dominio stabile in Calabria, essi sfruttarono la loro posizione di predominio in Sicilia non solo per assoggettare le coste calabresi a varie incursioni e tributi, ma anche per intrattenere continui scambi commerciali71, grazie ai loro traffici che andavano incrementandosi in tutto il tutto il Mediterraneo soprattutto attraverso le attività mercantili di alcuni porti importanti come Messina, Palermo e Trapani. Gli arabismi sono penetrati in diversi settori del lessico: elencheremo qui le varie terminologie relative alle misure, alle tecnologie sviluppate dagli arabi in campi come l’agricoltura e l’idraulica, alla botanica, alla marina; sono presenti nomi di professioni, cibi, animali, e inoltre verbi, aggettivi ed espressioni varie. Di grande rilevanza è l’influenza dell’elemento arabo sulla terminologia onomastica e toponomastica (alla quale sarà dedicata un’appendice), segno che tale influsso non è dovuto alla sola sfera dei rapporti commerciali, ma anche a fattori importanti come gli stanziamenti sul territorio e i processi d’integrazione tra gli individui delle popolazioni calabresi e arabe.