L'analisi tipologica: una riflessione sull'organizzazione della lingua attraverso la comparazione interlinguistica.
L’indoeuropeo: protolingua ergativa o attivo-stativa?
Come abbiamo potuto notare nel corso della trattazione, le lingue ergativo-assolutive non presentano dei sistemi completamente coerenti, anzi, molto spesso affrontano le situazioni comunicative e codificano i rispettivi argomenti all'interno della frase in modi molto diversi da quanto il loro sistema di casi prevedrebbe.
Poiché l'unica lingua effettivamente ergativo-assolutiva è il basco, numerosi studiosi hanno cominciato a prendere in considerazione l'ipotesi, ancora oggetto di attuali dibattiti, che in origine l'indoeuropeo fosse una lingua ergativo-assolutiva, successivamente evolutasi in nominativo-accusativa. La questione, però, è ancora più complessa e spinosa di quanto già non sembri.
Il linguista Romano Lazzeroni, che si è occupato dello studio delle lingue antiche, ha messo in luce come entità o fenomeni del mondo naturale morfologicamente marcati con il genere neutro (dell'inanimato) non comparissero mai come soggetti di verbi attivi, ruolo dunque ricoperto solo da entità animate. L'aspetto agentivo o pazientivo (più inanimato) del soggetto farebbe quindi pensare a una protolingua ergativa, che opera appunto una distinzione tra i due ruoli; non a caso, il sistema ergativo richiama, con il suo stesso nome, la parola ergon, dal greco "azione", proprio per indicare l'agentività del soggetto e, come abbiamo visto, utilizza una marca di caso particolare per renderlo morfologicamente visibile all'interno dell'enunciato.
Poiché apparentemente legate al sistema ergativo, e aventi con esso vari punti di contatto, si è portati a pensare le lingue attivo-stative come una sottocategoria di queste, eppure, come già abbiamo affermato in precedenza, non è così; anzi, sono considerabili un sistema di lingue distinto dalle ergative.
Ciò che fondamentalmente le distingue, come spiega chiaramente Lazzeroni, è il fatto che "nel tipo ergativo è preminente la valenza del verbo, nel tipo attivo:inattivo – o, come noi l'abbiamo sempre definito, attivo-stativo – il ruolo semantico del soggetto", e ciò è dimostrato dal fatto che prototipicamente nelle lingue ergative S venga codificato come P, proprio in base alla valenza del verbo, aspetto invece non preso in considerazione dalle attivo-stative, che codificano il soggetto in base al suo ruolo semantico seguendo un principio di congruenza, e non di concordanza, con il verbo. [..]
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L'analisi tipologica: una riflessione sull'organizzazione della lingua attraverso la comparazione interlinguistica.
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Informazioni tesi
Autore: | Eleonora Borri |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Interpretariato e Comunicazione |
Corso: | Mediazione Linguistica |
Relatore: | Luca Panieri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
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