Social Media e imprese: stato dell'arte e implicazioni psicologiche
L’Imprenditore Social
Come anticipato, gli ultimi anni sono stati segnati da cambiamenti profondi e significativi, che fanno riferimento alle nuove possibilità di comunicazione e interazione offerte dalla rete e, in particolar modo, dai SM, i quali hanno assunto un ruolo predominante nell’influenzare le interazioni sociali online.
Per i motivi precedentemente citati, ogni giorno è possibile registrare una crescita esponenziale dell’utilizzo di queste piattaforme virtuali e delle registrazioni di nuovi utenti.
Ma cosa spinge così tante persone ad utilizzarli giornalmente? Molte persone lo fanno in relazione a (Joinson 2008):
• bisogni di sicurezza (in Facebook, ad esempio, le persone con cui si comunica sono, o diventano, “amici” e non estranei);
• bisogni associativi (avere la possibilità di comunicare, condividere foto e mettere in atto uno scambio di opinioni reciproco);
• bisogni di stima (avere la possibilità di scegliere le persone con cui interagire e, allo stesso tempo, essere scelti da altri, per cui se il soggetto viene scelto da altri può accrescere la propria autostima);
• bisogni di autorealizzazione.
I SM, inoltre, permettono il mantenimento delle relazioni a distanza, danno la possibilità di organizzare attività sociali, fungono da intrattenimento, permettono di stabilire nuove relazioni (di amicizia e sentimentali), e consentono anche di estendere la propria rete sociale rafforzando le proprie relazioni esistenti, attraverso la condivisione di foto, video e informazioni personali (Ellison, Steinfield & Lampe, 2007).
Secondo l’approccio degli usi e delle gratificazioni, proposto da Joinson (2008), le persone utilizzano i SNSs nella misura in cui questi canali permettono il soddisfacimento delle loro esigenze meglio degli altri canali. In particolare, il SNS Facebook può essere utilizzato come strumento di presentazione di sé, permettendo agli utenti di creare e gestire un profilo personale, di costruire e mantenere una lista amici, e di restare connessi con questi amici attraverso vari metodi di comunicazione (Boyd & Ellison, 2007). La somma di tutti questi fattori giocherebbe dunque un ruolo fondamentale nello spingere le persone ad utilizzare i SM; per queste persone la motivazione di fondo non è altro che quella di partecipare, sia attivamente che passivamente, ad un nuovo “contesto” sociale.
Se molti anni fa i SM erano noti principalmente come mezzo per socializzare, oggi sono diventati un potente strumento di comunicazione, utilizzato anche da una buona parte degli imprenditori per far crescere il proprio business. Infatti, c’è un tipo di imprenditore che, per far crescere la notorietà della propria impresa, utilizza queste piattaforme per fare personal branding: si tratta dell’Imprenditore Social (Sassmannshausen & Volkmann, 2013). Ma non tutti coloro che si occupano di business aziendale si sono ancora avventurati nel buon utilizzo delle piattaforme Social; molti devono ancora riconoscere l’enorme potenziale delle realtà virtuali.
Colui che è definito Imprenditore Social, ha una visione innovativa orientata al futuro e non solo, sa anche sfruttare al massimo i SM al fine di raggiungere ed influenzare un’enorme quantità di fruitori del mondo virtuale ed è capace di diffondere contenuti potenzialmente virali facendo crescere così la propria visibilità e, contemporaneamente, quella dell’impresa che rappresenta.
L’Imprenditore Social è anche colui che è capace di creare una o più imprese sopportando un certo quantitativo di rischi per godere della maggior parte dei risultati. Viene interpretato come una sorta di innovatore, una fonte di nuove idee, beni o servizi, risorse e utilizza le proprie competenze e iniziative per anticipare le esigenze della società in cui opera sempre per ottimi risultati (Sassmannshausen & Volkmann, 2013).
Ma qual è la differenza tra un semplice imprenditore e l’Imprenditore Social? Quest’ultimo, a differenza di un imprenditore tradizionale, è capace di creare una strategia di personal branding: grazie alle sue competenze di marketing digitale, riesce ad applicare efficacemente delle strategie di vendita o promozione aziendale sulle diverse piattaforme social web, con lo scopo di generare brand awareness a se stesso e, di conseguenza, alla sua attività imprenditoriale. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Social Media e imprese: stato dell'arte e implicazioni psicologiche
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Informazioni tesi
Autore: | Glenda Corbo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Psicologia per le organizzazioni: HR, marketing e comunicazione |
Corso: | Psicologia del lavoro |
Relatore: | Andrea Gaggioli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 109 |
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