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Autismo e sessualità: l'importanza dell'educazione sessuale

L’importanza dell'educazione sessuale per le persone con disturbi dello spettro autistico

Come hanno dimostrato le ricerche, l'alta frequenza di comportamenti sessuali tra questa popolazione porta alla giusta e ovvia conclusione che questi individui hanno bisogno di un'adeguata educazione sessuale, forse anche in maniera maggiore rispetto agli individui normotipici.
Gli operatori sanitari e il personale, così come i genitori, dovrebbero essere preparati ad agevolare e consentire alle persone con autismo di poter esprimere adeguatamente e al meglio la loro tensione sessuale.

La necessità di un'educazione sessuale viene indicata spesso dagli educatori, ma raramente in ambito educativo si giunge a programmare un insegnamento esplicitamente riferito alla sessualità (Veglia, 2014). L’intervento psicoeducativo in questo ambito non è in effetti semplice o intuitivo, ma è possibile, e dovrebbe essere determinato da linee guida che ne stabiliscano la politica.

Nel momento in cui il comportamento è ormai presente, generalmente si cerca di farne diminuire la frequenza intervenendo sul comportamento stesso o anche farmacologicamente (Carretto, 2008). Tuttavia, i comportamenti con un contenuto sessuale sono generalmente piacevoli in sé, non dipendono da un rinforzamento esterno alla persona e sono quindi scarsamente sensibili alla modificazione di contingenze esterne. Una difficoltà in questo genere di trattamento è, quindi, il fatto che se la terapia farmacologica può agire sulla componente compulsiva di alcuni comportamenti, non ne reindirizza, però, l’espressione.

Un comportamento che suscita una reazione emotivamente carica è probabile che venga mantenuto proprio per questa conseguenza interessante.
L’intervento non dovrebbe centrarsi sulla rimozione di comportamenti inadeguati, quanto sulla creazione o l’incremento di comportamenti appropriati che siano sostitutivi o alternativi a quelli problematici, ma che permettano all'individuo di sfogare la sua tensione sessuale.

È importante, prima di considerare il comportamento inopportuno della persona come un comportamento problematico riguardante la sessualità, verificare che non ci siano disturbi o interessi a livello sensoriale. Ad esempio, un bambino che si spoglia in pubblico potrebbe farlo perché non tollera di portare le scarpe o il contatto con particolari indumenti e potrebbe, quindi, essere aiutato a indossare solo indumenti di materiale che tollera; in alcuni casi, se si comprendono le difficoltà del bambino, lo si può aiutare andandogli incontro e fornendo delle regole precise.

È sempre necessario comprendere la componente relazionale e di comunicazione di un comportamento problematico e la componente individuale così come, allo stesso tempo, è necessario non svalutare le regole sociali pur comprendendo le ragioni della persona.
È importante ricordare che "investire fin da bambini nell’insegnamento dell’autonomia personale è il miglior modo per prevenire problemi legati alla sessualità" (p. 260, Vivanti, 2000 citato in Carretto, 2008).

La necessità di programmi specializzati di educazione sessuale per le persone con disturbi dello spettro autistico non può essere ignorata, non solo per questioni emotive e moralistiche, ma anche perché avrebbe una funzione fondamentale nel benessere psicologico e nella promozione di una vita sana e salutare (Caterino, Sullivan, 2008).

Il contenuto specifico dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze dei singoli e delle loro famiglie. Le modalità educative dovrebbero essere adeguate alle capacità di comprensione di ogni singolo individuo.
Il problema principale è che l'argomento della sessualità, e in particolare il "doverla insegnare" pone delle questioni prima di tutto etiche. Il primo problema riguarda il modo in cui è possibile accordare la legittimità (che non dovrebbe essere mai messa in dubbio) della sessualità con la necessità di indirizzarne l’espressione in modalità socialmente accettabili. Un secondo problema riguarda il come insegnare e quali persone devono insegnare comportamenti sessuali appropriati, non potendo, per definizione, rivolgersi alle modalità di insegnamento tipicamente adottate in contesti di tipo “scolastico”.

Tuttavia, alcuni punti comuni e indispensabili per ogni tipo di programma che dovrebbero essere sempre presi in considerazione sono (Carretto, 2008):
- prevenire qualunque tipo di comportamento problematico, con uno specifico intervento educativo che aiuti prima possibile il bambino con autismo a sviluppare competenze sociali e comunicative;
- considerare gli aspetti percettivi e cognitivi coinvolti nelle preferenze o nei fastidi della persona con autismo e il coinvolgimento emotivo delle persone implicate nell’insegnamento;
- concentrarsi sulla possibilità che la persona con autismo identifichi tempi, luoghi, persone in cui una attività con una componente sessuale può essere effettuata, e tempi, luoghi e persone in cui tale attività non può essere effettuata (Peeters, 1998 citato in Carretto, 2008);
- condivisione, tra professionisti e familiari, delle scelte relative all’insegnamento dei comportamenti sessuali corretti (degli obiettivi, delle strategie, dell’identificazione delle persone.

Le decisioni sull’insegnamento di corretti comportamenti sessuali, prima di essere meramente tecniche devono essere sempre etiche. Le scelte non partecipate possono provocare sensi di colpa, diffidenze e attacchi reciproci fra familiari ed operatori, e avere conseguenze spiacevoli per la persona con autismo. L'onestà e la fiducia tra genitori ed operatori a condividere le problematiche connesse alla sessualità nelle persone con autismo dovrebbero essere sempre il punto principale da cui partire.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Autismo e sessualità: l'importanza dell'educazione sessuale

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Informazioni tesi

  Autore: Beatrice Germinale
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Mirella Zanobini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 88

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