Ferrovie e modernizzazione italiana. La linea Adriatica e il turismo
L’impatto socio-emotivo delle rotaie su un borgo di pescatori
Un piccolo borgo di pescatori, arroccato intorno al maniero federiciano, poco incline al progresso e restio ai cambiamenti, come reagisce all’arrivo della strada ferrata?
“Il Molise, la rude terra sannita, dalle antiche memorie, dai borghi turriti addossati come fortezze a rupi ferrigne dal tenace folclore, ed ove greggi e pastori continuano a passare dal tratturo antico al piano per la via millenaria su le vestigia degli antichi piedi”.
Così la Guida Rossa del Touring Club Italiano, nella sua prima edizione del 1926, definisce il Molise: terra di pascoli ed antiche tradizioni, ben lontano dal progresso che investe la timida Italia del ventennio fascista. Studi recenti, però, ne confermano la datata descrizione, fornendo ancora un’immagine bucolica e arcaica della terra sannita.
“Il Molise ê una regione povera, povera non solo economicamente, ma anche culturalmente”[…].
Montagne verso l’interno e pianure paludose verso l’Adriatico sono da sempre un ostacolo alla circolazione di uomini e merci e ancora oggigiorno rappresentano un problema non del tutto risolto ed un vincolo allo sviluppo della cittadina adriatica.
“La cinge da tre bande il mare, e dalla quarta verso la terra ferma, da altissimi e fortissimi balluardi e muraglie è guardata, cò una sola porta, che mette in terra”: poche ed incisive parole di un frate domenicano, Serafino Razzi, per sottolineare il forte condizionamento della geografia del luogo, sull’assetto insediativo di Termoli. Negli ultimi decenni preunitari si pensa di risolvere il problema della comunicazione e dell’isolamento in Molise, mediante la costruzione delle ferrovie: a Termoli, la ferrovia, quella lungo il litorale adriatico, giungerà qualche anno dopo l’Unità: il primo treno transita il 20 novembre 1863.
All’indomani dell’Unità nazionale, Termoli, con i suoi 2500 abitanti, è un borgo di modeste dimensioni, anche rispetto ai centri rurali più prossimi, come Guglionesi o Larino. Tuttavia questo divario verrà presto colmato, grazie all’accelerazione del suo sviluppo edilizio e all’asse porto-ferrovia, che rende più fitti gli scambi e l’intermediazione commerciale. “Anche Termoli, nel Molise, aveva il suo castello[…], che scandiva un borgo marinaro medioevale tutto asserragliato nelle sue dimensioni tradizionali, secondo il modello adriatico-pugliese di Molfetta, e della stessa Bari, prima del borgo murattiano. Perciò, proprio come a Molfetta[…], la stazione ferroviaria a Termoli adempie al compito primario di polo di attrazione per l’impianto di una città moderna[…]”.(Agli inizi del 1800 la parte di territorio comunale occupata da boschi e pascoli è il 57% del totale. Una forte disfacimento dei boschi demaniali è dovuto al passaggio della ferrovia Adriatica. Così lo descrive Vittorio Romanelli, ingegnere e perito fiscale dell’epoca: “La costruzione della ferrovia lungo il mare Adriatico portò un vero rivolgimento economico nel circondario. Da prima incominciò il disboscamento dei terreni per provvedere le traversine alla Società delle Ferrovie Meridionali […], poi si distrussero i boschi, per combattere il brigantaggio”.
In questi anni, quindi, l’attenzione degli amministratori locali si concentra sull’annoso problema dell’adeguamento territoriale al sistema viario nazionale.
La costruzione della linea Adriatica ne è da stimolo. Così il prefetto di Campobasso in una lettera al suo vice di Larino, del 7 aprile 1863: “Pella natura dei luoghi in gran parte disabitati, e pelle condizioni così poco rassicuranti di codeste regioni […] ê giocoforza fin dora il riporre pensiero a quei provvedimenti che possono reprimere qualunque tentativo a danno della strada ferrata”.
La ferrovia in Molise è la realizzazione dei disegni grandiosi di comunicazione e di raccordo tra Napoli e l’Europa danubiana. Socialmente ed economicamente rilevante, la ferrovia contribuisce alla valorizzazione commerciale e alla trasformazione dell’agricoltura, ampliando il grado di rilevanza a scala regionale e sub-regionale di un antico borgo di pescatori, contribuendo al suo progresso ed ai suoi rapporti con il resto d’Italia e d’Europa (come già ampliamente descritto nel capitolo precedente, la tratta Adriatica, prima grande linea ad attraversare l’Italia in senso longitudinale, mira a connettere il nord Italia con Brindisi, da cui, all’epoca si imbarcava la Valigia delle Indie, la famoso treno commerciale, di collegamento tra l’Europa e l’Asia).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Ferrovie e modernizzazione italiana. La linea Adriatica e il turismo
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Maria Luigia Silvestri |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi del Molise |
Facoltà: | Beni culturali |
Corso: | Scienze del turismo |
Relatore: | Rossano Pazzagli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 99 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi