Il concetto di qualità nelle strutture alberghiere. Caso studio: protocollo di sicurezza e gestione del servizio durante la pandemia covid 19 al Villaggio Cala di Volpe

Era esattamente il 30.03.2020 quando l'istituto di ricerca Demoskopika pubblicò una ricerca sull'impatto che il coronavirus avrebbe avuto sul turismo italiano nel 2020.
Il titolo era il seguente: “Coronavirus, 143 milioni di presenze in meno nel 2020”, l'articolo prevedeva il rischio che si sarebbero bruciati oltre 18 miliardi di spesa turistica, che sarebbe stato l'anno peggiore dal 1994,e ancora da un sondaggio fatto dallo stesso istituto, la maggior parte dei cittadini italiani avrebbe deciso di rinunciare alle vacanze, mentre dall'estero piovevano piogge di cancellazioni.
È stata stimata la contrazione della spesa e dei flussi turistici dei 15 paesi top player dell'incoming italiano [...] in euro 7.662.132.689, dove in cima alla classifica ci sono gli Stati Uniti e la Germania.
Lo studio prosegue sostenendo, che l’impatto subito dall’Italia dal coronavirus sarebbe stato devastante, molto più forte dell'impatto della Sars, dell'abbattimento delle torri gemelle, e di qualsiasi altra recessione.
Nella seguente figura, viene rappresentato l'andamento delle presenze turistiche in Italia dal 1956 fino alle previsioni del 2020, stimate in data 30/03/2020.
La stessa Agenzia di ricerca nel mese di ottobre pubblica una stima a consuntivo relativa ai primi otto mesi dell'anno. I dati riportati sono veramente pesanti, che superano le stime pessimistiche del mese di marzo in termini sia di calo delle presenze che di spesa turistica.
L'impatto è stato devastante ma non omogeneo in tutte le regioni italiane, le quali tutte hanno subito un calo ma con numeri totalmente diversi.
Come riporta l'istituto Demoskopika, il calo di presenze in termini assoluti al 31.08.2020 è stato di 173,5 milioni, con una contrazione del 52,5 % rispetto allo stesso periodo dell'anno, e quindi al di sopra delle previsioni.
La spesa turistica a sua volta ha subito una sforbiciata di 16 miliardi di euro, con quasi la metà concentrata in Veneto, Lombardia. Toscana e Sicilia, le quali non a caso presentano un tasso di internazionalizzazione di oltre in 50 %.[...]
La regione che in chiave percentuale ha subito il maggior impatto è la Sicilia con -59,9 % di arrivi e -61 % di presenze, mentre in termini assoluti, si pensi che solo il Veneto ha perso 3.272 milioni in spesa turistica.
L'impatto è stato anche accusato dalle casse comunali, che nei primi otto mesi dell'anno hanno perso 211 milioni di euro di imposta di soggiorno.
È importante capire la motivazione per la quale l'impatto del turismo in Veneto è stato struggente rispetto magari a quello avuto dalla Calabria, questo dovrebbe essere oggetto di studio per il governo, in modo da poter pianificare un progetto di ripartenza e breve termine, che preveda un ristoro verso le imprese del turismo, equo e proporzionale alle perdite subite.
A tal riguardo, la motivazione principale dipende soprattutto dal mercato principe di riferimento per ogni regione turistica, infatti il turismo internazionale è stato quello che ha avuto la contrazione maggiore, ma in particolar modo quello intercontinentale, che a causa del blocco dei voli resosi necessario a seguito della pandemia, ha subito l’azzeramento del flusso turistico [...]