Identità e discriminazione
L’identità come processo in continuo divenire
L’identità deve quindi essere un processo in continuo divenire, non una statica convinzione. Secondo Maalouf, l’identità si costruisce e si trasforma durante tutto l?arco dell’esistenza.
Tuttavia ci sono tratti dell’identità che determinano l?ambiente sociale e, a volte, anche la considerazione e le idee che gli altri hanno su di noi e viceversa. Maalouf precisa che i tratti identitari che si hanno alla nascita sono pochi, ma nascere donna a Kabul o ad Oslo non ha lo stesso significato. E così è per il colore della pelle, per la famiglia di appartenenza o per qualche eventuale difetto fisico o disagio psichico.
Quante volte, nella vita quotidiana, abbiamo sentito parlare di scherni continui verso persone portatori di handicap o altre omosessuali, sfociate anche, in casi limite, in intolleranze, disgusto e violenza. Quante volte sentiamo di comunità perseguitate o schernite per il colore della pelle, il paese di provenienza o la religione, ai quali membri vengono negati, certe volte, anche i diritti fondamentali della persona umana.
Queste chiusure mentali derivano molto dall’educazione ricevuta: fin dalla prima infanzia, in modo volontario o meno, i genitori e la famiglia in generale plasmano l’identità del figlio, inculcando molte volte credenze, pregiudizi, atteggiamenti da tenere, e anche rancori.
I frutti si vedono al di fuori dell’ambito familiare: le minime differenze di aspetto o di appartenenza diventano motivo di scherno. La vita diventa così un asfissiante gioco di etichette e attribuzioni, dove l'importante non è essere fieri di come si è, ma apparire in un determinato modo per compiacere gli altri, la comunità. Il pregiudizio annebbia la razionalità.
Come detto prima, non esiste un?appartenenza prevalente sulle altre. Una cosa può essere per noi giusta o sbagliata, ma non siamo noi o altri a decidere se sia giusta o sbagliata in assoluto. I contrasti nascono proprio da questo.
E, come dice Maalouf, si genera una sorta di circolo, con le comunità ferite che reclamano giustizia, vendetta, indipendenza o quant’altro, sfociando a volte in semplici diverbi, in piccole battaglie quotidiane per l'affermazione e il riconoscimento dei propri diritti e delle proprie idee, a volte anche in vere e proprie guerre o persecuzioni in nome di un'identità, un complesso di valori o una religione che si ritiene superiore alle altre.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Identità e discriminazione
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Mangione |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Marco Milella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 51 |
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