Carroccio e transizione. La proposta politica, le alleanze e l'evoluzione della Lega Nord 1994-2001
L’evoluzione della Lega verso il nazionalismo padano
Durante la campagna elettorale referendaria la Lega prepara una nuova iniziativa che fin da subito suscita aspre polemiche: la creazione del Parlamento del Nord, annunciata alla fine del mese di maggio; con la prima riunione che si tiene il 7 giugno 1995. Trattasi di un consesso nel quale si riuniscono tutti i rappresentanti eletti della Lega a livello nazionale (parlamentari e senatori) e locali (amministratori comunali, provinciali e regionali). Bossi, ormai divenuto abile a fare uso dei media, gioca molto sul nome attribuito alla riunione che si tiene nella Villa Riva a Bagnolo San Vito, località in provincia di Mantova; a tal proposito Parenzo e Romano sostengono: “se […] lo avesse chiamato «proposte di riforma per il sistema Italia» sarebbe stata una cosa molto simile a un centro studi di un qualunque partito politico”. La scelta di Mantova, oltretutto, come affermerà Maroni l’anno seguente non è casuale, risponde infatti ad un criterio di centralità geografica che la rende preferibile alla “dispersiva Milano”, dato che “Un’iniziativa fatta a Mantova ha molta più eco che se fatta a Milano”. L’affermazione è discutibile, ma senza ombra di dubbio la scelta risponde sia ad un criterio logistico, individuando una località facilmente raggiungibile data la vicinanza all’autostrada del Brennero A22, sia , ed è forse l’aspetto più rilevante, ad una scelta politico-simbolica. Bagnolo San Vito è infatti una località lombarda molto vicina al confine col Veneto, una soluzione di compromesso tra le due leghe maggioritarie, che disinnesca sul nascere potenziali rivendicazioni e dissapori che sarebbero potuti nascere non solo se la sede fosse stata Milano, ma anche se essa fosse stata individuata in altre città della Lombardia più spostate verso ovest. Infine, non trascurabile è la vicinanza a quello che, con gli anni, diverrà un simbolo del ritualismo leghista: il fiume Po, vero collante dell’identità settentrionale, data la sua contemporanea presenza in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia. D’altronde la Lega non è un partito facilmente omologabile agli altri, perché per prima cosa rifiuta il linguaggio del politically correct e mira, attraverso continue trasgressioni a suscitare reazioni forti da parte degli osservatori, siano esse di ripulsa o di identificazione. L’ambiguità sul nome è una scelta voluta, al fine di guadagnare il centro della scena a discapito dell’alleato di governo sempre più ingombrante e dell’ex alleato che potrebbe sopravvivere (cosa che infatti, come visto poco fa si verifica) alla battaglia decisiva sul referendum.
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Carroccio e transizione. La proposta politica, le alleanze e l'evoluzione della Lega Nord 1994-2001
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Bussoletti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze della politica |
Relatore: | Sandro Rogari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 160 |
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