L'armonizzazione del diritto privato in Slovenia

Il governo della Slovenia si è mosso rapidamente per promuovere la crescita di un efficiente economia di mercato e lo sviluppo del settore privato. Uno dei maggiori obbiettivi è stato rappresentato, senza dubbio, dallo sviluppo dell’ordinamento giuridico che ha agito quale “mano invisibile” decentralizzata in modo da sostituire i freni amministrativi che vi erano prima e ridando così nuova linfa al mercato privato in un’ ottica di efficienza.

Il diritto costituzionale, il diritto di proprietà, il diritto societario,  le leggi sugli investimenti dei capitali stranieri, la proprietà intellettuale, il diritto fallimentare, le leggi anti-trust rappresentano gli ambiti del diritto che servono a definire le regole per lo svolgimento di comportamenti competitivi nel mercato dando vita , senza dubbio, al nucleo centrale di un sistema legale adatto ad un economia di mercato.

Il caso della Slovenia è piuttosto unico nel panorama dei paesi dell’Europa centro-orientale. Per tre motivi: primo, la Jugoslavia intraprese una strada indipendente e iniziò a sperimentare attraverso l’introduzione di forze di mercato immediatamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il risultato fu che la Slovenia, che era la più ricca delle Repubbliche della Jugoslavia, si ritrovò davanti gli altri paesi dell’Europa centro-orientale riguardo agli standard di vita, all’esperienza con i mercati e all’apertura alle influenze dall’estero ( in particolare dall’Europa occidentale).

Secondo, a differenza di altri paesi dell’Europa centro-orientale, la Jugoslavia, con la sua struttura federale, durante i suoi 40 anni di vita aveva concesso ampi poteri legislativi alle singole Repubbliche. Difatti il tema dei rapporti giuridici della Repubblica Federale e i conflitti di norme è sempre stato centrale. Terzo, la Slovenia fin dal 1991 anno della sua indipendenza ha sempre tentato di risolvere il problema riguardo quali leggi della Jugoslavia adottare e quali sostituire con un nuova legislazione slovena.

La successione nelle leggi ha rappresentato un tema fondamentale della giovane Repubblica adriatica. La Slovenia è stata anche unica , rispetto agli altri paesi dell’area, per il suo potenziale di riforme ai più vari livelli che si è poi concretizzato con esito positivo. Il suo relativamente avanzato livello di sviluppo, l’elevato livello di istruzione e di qualifiche della popolazione e la sua prossimità all’Europa Occidentale sono stati chiaramente indubbi fattori di vantaggio rispetto alle altre nazioni dell’Europa Centro Orientale.

Già le elezioni del dicembre 1992  avevano posto le basi per una stabilità politica che faceva ben sperare per la sua poi effettiva – attuale - durevolezza. E nonostante dopo l’indipendenza,  i tagli alle esportazioni derivanti dalle perdite dei mercati jugoslavo e sovietico, avessero reso più gravosi i costi delle riforme, il governo di Ljubljana ha continuato la sua opera di stabilizzazione e aggiustamento economici mantenendo sotto controllo l’inflazione.  E grandi sono stati anche gli sforzi per dar vita ad una privatizzazione e ristrutturazione del sistema finanziario confermando nel presente le allora prospettive favorevoli di lungo periodo.