Equity crowdfunding: il caso Mamacrowd
L’equity Crowdfunding
L’equity-based crowdfunding è il finanziamento attraverso cui gli investitori, apportando capitale proprio ad una impresa mediante internet, ottengono quote o azioni della stessa. A differenza dei venture capital e dei business angels, l’equity-based crowdfunding si apre ad una vasta gamma di investitori potenziali. Acquisendo la qualità di soci, potranno partecipare anche allo sviluppo di nuovi prodotti e al processo di marketing.
Le campagne di crowdfunding equity-based sono aperte a startup e Pmi (piccole e medie imprese), ma sulle piattaforme autorizzate italiane è predominante la presenza delle prime. Dal report sul crowdfunding stilato dal Politecnico di Milano emerge, infatti, che sulle 214 imprese che hanno avviato campagne di equity crowdfunding, ben 181 sono startup innovative, 18 Pmi innovative, 11 Pmi e 4 veicoli intermediari che investono in startup o Pmi.
L’equity-based crowdfunding sta suscitando grandemente l’interesse delle startup poiché: 1) sopperisce alla «riduzione dell’offerta di capitale per le imprese, in particolare di piccole dimensioni, da parte del sistema bancario» e 2) «può fornire credenziali per il prestito bancario e per i finanziamenti pubblici». Soprattutto per il secondo punto, è bene specificare, infatti, che le imprese sottocapitalizzate e sottopatrimonializzate non forniscono una sufficiente garanzia alle banche. Il crowdfunding, quindi, può fornire le risorse per consentire nuovamente l’accesso al credito bancario, presentando imprese finanziate dalla folla anche per 500mila euro.
Nell’equity-based crowdfunding, la raccolta di denaro si rileva come un aumento di capitale a pagamento. Molte piattaforme scelgono di escludere il diritto di opzione per i soci esistenti. L’aumento di capitale può prevedere una parte “inscindibile”, sotto la quale la campagna perderebbe efficacia, e una soglia massima fino al raggiungimento della quota “scindibile”. Un aumento di capitale inscindibile comporta un debito verso i soci, in quanto, nel caso non venga raggiunto l’obiettivo economico, la società dovrà restituire i conferimenti versati.
Una campagna equity-based comporta vari rischi per l’investitore.
1. Il primo tra tutti è il rischio di perdita dei capitali. La scarsa esperienza delle neo startup e Pmi innovative, espone l’investitore ad un rischio elevato. È, perciò, consigliata la diversificazione del portafoglio azionario.
2. Altro problema risiede nel divieto di distribuzione dei dividendi da parte delle startup innovative entro i primi quattro anni. L’unico ritorno potrebbe essere ottenuto rivendendo la quota posseduta. Le Pmi innovative sono esenti dal divieto di distribuzione, perciò, possono essere più vantaggiose. Gli strumenti finanziari delle startup innovative non possono essere negoziati sui mercati regolamentati fino a che queste mantengono la qualità di startup, che decade trascorsi 60 mesi. È, perciò, alto il rischio di illiquidità nel quale può incappare il backer. L’unica negoziazione accettabile è quella fra privati.
3. Trattandosi di un aumento di capitale, l’investitore può rischiare di veder diluita la partecipazione alla società nel caso in cui questa attui una nuova campagna di equity-based crowdfunding e non venga esercitato il diritto di opzione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Equity crowdfunding: il caso Mamacrowd
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Federica Cestari |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Ferrara |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Salvatore Madonna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 25 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi