I consumi alimentari: atteggiamenti e comportamenti in una prospettiva psicologico-sociale
L’atteggiamento e la pubblicità
La maggior parte delle persone ritiene che la pubblicità possa ingannare tutti tranne che loro stessi. Questa credenza è stata più volte smentita. Infatti, tramite uno studio condotto da Abrham e Lodish (1990, cit. in Aronson et al., 2006) è stato dimostrato che circa il 60% delle pubblicità dei nuovi prodotti porta ad un incremento delle vendite nei primi sei mesi della loro messa in onda. I pubblicitari dovrebbero prendere in considerazione il tipo di atteggiamento che vogliono modificare:
Ad esempio, se si tratta di un atteggiamento a base emotiva, bisogna sostituire le vecchie emozioni con le nuove. Attualmente alcune pubblicità di bibite energetiche cercano, specialmente in un pubblico adolescenziale, un approccio emotivo associando al prodotto sensazioni di eccitazione e carica sessuale.
Oppure, se si tratta di atteggiamenti a base cognitiva dovrebbero domandarsi quale sia la rilevanza personale della questione e se essa produce conseguenze nella vita degli individui oppure se si tratti di qualcosa che non li coinvolge.
Se il processo che si vuole reclamizzare non è di diretta rilevanza personale,causando una minore attenzione delle persone al loro messaggio , i pubblicitari tendono a sfruttare la via periferica in diversi modi o facendo comparire nei loro spot personaggi noti al pubblico oppure trasformare il loro prodotto in un qualcosa di rilevanza personale. Un esempio noto è quello creato da Gerlad Lambert all’inizio del ventesimo secolo (cit. in Aronson et.al., 2006).
Il signor Lambert creò un antisettico orale, il Listerine, che veniva impiegato per combattere le infezioni alla gola. Per incrementare le vendite decise di promuovere il suo prodotto come colluttorio, ma all’epoca nessuno sapeva cosa fosse. Quindi decise, insieme al suo staff, di inventarsi una malattia, che si poteva curare soltanto con il suo prodotto, l’alitosi. Quest’ultima divenne un problema di rilevanza personale per milioni di persone.
Pubblicità analoghe passano tutt’ora nei nostri schermi, il più delle volte vengono collegati all’igiene intima o alla nostra salute, convincendo le persone a comprare il loro prodotto per risolvere i loro problemi personali
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I consumi alimentari: atteggiamenti e comportamenti in una prospettiva psicologico-sociale
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Informazioni tesi
Autore: | Giovanni Marci |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Ferdinando Fornara |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 36 |
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