Carte di Miniera. Inventario dell'archivio della Miniera Fratelli Marzoli & C. di Pezzaze (Brescia)

L'archivio della Miniera Fratelli Marzoli & C. è attualmente inserito nella sezione storica dell'archivio del Comune di Pezzaze, località in cui la miniera è sita ed è sottoposto ad intervento di salvaguardia da parte del Sistema Archivistico della Comunità Montana di Valle Trompia, di cui il Comune è ente aderente. La consistenza del fondo è di circa 16 buste/faldoni, contenti registri, volumi, fascicoli, filze e fogli sciolti; il complesso documentario comprende anche 101 tavole (mappe e disegni 1889 -1946) già sottoposte ad inventariazione nell'ambito delle attività del Sistema Archivistico. La maggior parte di pezzi risulta in discrete condizioni; si registrano la consistente presenza di polveri e tracce di umidità, sulle coperte dei fascicoli, che talvolta intacca pure i documenti rendendoli parzialmente illeggibili; la serie cartografica, invece, già riordinata ed inventariate, è conservata in una cassettiera ed i singoli disegni in camicie con alette in carta barriera (100% pura cellulosa, bianca con riserva alcalina per conservazione documentazione cartacea). Per il fondo analizzato non esiste, al momento, alcun strumento di corredo che fornisca indicazioni sulla consistenza e descrizione archivistica; mentre per la serie delle cartografie è presente un inventario analitico, compilato nel 2010 mediante l'applicativo Sesamo, fornito da Regione Lombardia, comprendente anche le riproduzioni fotografiche abbinate ad ogni singola unità. L'archivio esaminato, probabilmente solo una piccola parte, rispetto a quello originario, che potrebbe essere stato trasferito alla sede di Palazzolo (ipotesi ancora da verificare) o in altra sede a conclusione dei lavori nel 1972, comprende 452 unità archivistiche in prevalenza fascicoli personali dei dipendenti, fascicoli dei fornitori, registri, quadernetti di piccole dimensioni per le paghe, raccoglitori, filze di corrispondenza raccolte in fascicoli per annate, per un totale di n. 1348 lettere (tra scritti in arrivo, minute in partenza e il carteggio instauratosi fra il cantiere Stese di Pezzaze e il cantiere Perpetua di Bovego). Per quanto concerne l'ordinamento, vista l'esiguità della documentazione, è stato lasciato inalterato l'ordine rinvenuto, evidenziato dal condizionamento messo in atto dal soggetto conservatore e dal repertorio dei fascicoli, presente su alcune delle buste presumibilmente originali, presentando le unità fascicolari attraverso le rispettive unità di condizionamento in cui sono inserite. Il materiale è stato descritto in modo analitico, a livello di unità archivistica, che talora corrisponde con la carta singola, riportando tra virgolette basse le titolature coeve apposte dal redattore del documento o da qualche utilizzatore, annotazioni in ogni caso molto significative per comprendere la stratificazione dell'archivio. Solo in un secondo momento si è provato a ricostruire l'ordinamento originario (sulla carta), realizzando una proposta di riordino, partendo delle serie di più agevole individuazione per poi giungere a quelle per cui si è resa necessaria una ricomposizione delle stesse. Sono state illuminanti in questa fase, la proposta di un "piano di classificazione per le imprese", ideato da Giorgetta Bonfiglio-Dosio, un'analisi dettagliata del fondo stesso ed il confronto con la documentazione già inventariata di un'altra miniera, attiva sul territorio nello stesso periodo storico. Nella rilevazione dei nomi dei mittenti delle lettere, ditte o persone private, sono state riportate le denominazioni nella forma testuale, intervenendo ove possibile, grazie alla frequenza delle lettere, allo scioglimento delle abbreviazioni e ad eventuali integrazioni.