Gestire il cambiamento: introduzione della filosofia Just In Time

Dopo questo primo blocco introduttivo andremo a trattare gli aspetti tecnici del Just In Time. Il Just In Time è una tecnica di gestione industriale di origine tipicamente orientale, che consiste nel realizzare e fornire esattamente il prodotto richiesto nella quantità, nel luogo e al momento richiesto: in una unica espressione “fare un’attività quando serve” riducendo tutto quanto possa essere considerato muda, che in giapponese significa spreco.

È definito sistema pull poiché lavora solo se il mercato lo richiede, nel senso che produce ciò che il cliente richiede in quantità pari al tasso di assorbimento del cliente stesso, tutto questo nel minore tempo possibile: è il cliente a fornire il riferimento che il sistema produttivo deve inseguire.

Il JIT mira al miglioramento continuo della capacità di rispondere al cambiamento del mercato attraverso la costante eliminazione dei vincoli al processo produttivo. Questi vincoli sono appunto gli sprechi che possono materializzarsi proprio nell’eccesso delle scorte, nei tempi di set-up, nel movimento di materiali e persone ecc…

Per funzionare in maniera efficace il JIT necessita di alcuni requisiti di base:
1. livellamento della produzione e delle risorse
2. riduzione dei tempi di set-up
3. riduzione dei tempi di approvvigionamento e produzione

1. Livellamento della produzione e delle risorse
Il concetto di heijunka è il livellamento di produzione che equilibra il carico di lavoro all’interno della cella produttiva minimizzando le fluttuazioni di fornitura.

Il takt time è il ritmo della produzione, ovvero è il tempo necessario a produrre un singolo componente o l’intero prodotto, noto anche come ritmo delle vendite.

Non è da confondere con il cycle time (tempo ciclo manuale totale), che è il tempo lavorativo manuale necessario al completamento del processo analizzato. Dalla conoscenza di entrambi si ricava un importante parametro che è il numero degli operatori da assegnare al sistema.

2. Riduzione dei tempi di set-up
Poka-yoke è uno strumento formidabile per raggiungere lo zero difetti. Poka significa errore involontario, yoke deriva dal verbo yokeru, evitare. La responsabilità di raggiungere un processo a zero difetti è nelle mani dei manager. I responsabili aziendali devono creare la cultura e fornire supporto in termini di tempo e risorse.

I responsabili devono altresì riconoscere l’innata esperienza delle persone che svolgono il lavoro e creare il canale attraverso cui queste possano esprimere tale conoscenza. Poka-yoke è in grado di liberare il tempo e la mente di un dipendente per perseguire attività con più valore aggiunto ed evitare semplici errori umani.

3. Riduzione dei tempi di approvvigionamento e produzione
Questo aspetto è fortemente sentito dall’approccio JIT. L’insieme delle tecniche per ridurre il lead time produzione sono le single
minute exchange of die SMED.