La Direttiva sui servizi di pagamento (PSD): effetti per le banche e gli intermediari finanziari
L’applicazione della psd ai pagamenti che riguardano gli enti pubblici
Da un punto di vista piuttosto rigoroso, si rileva che la PSD impatterebbe anche sui servizi di pagamento che riguardano gli Enti Pubblici, ovvero gli Enti della Pubblica Amministrazione, soprattutto ed in particolare per le Deleghe Fiscali e per i servizi di Tesoreria e Cassa, che le banche offrono agli stessi.
Tuttavia, data la peculiarità di questi servizi (si pensi, ad esempio, alle convenzioni stipulate dalle banche con gli enti locali e/o ai meccanismi utilizzati per il riversamento dei fondi per i modelli F23 e F24) il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha deciso di rinviare a data futura l’applicazione della nuova normativa anche a questa tipologia di operazioni.
A tal fine, infatti, è stato avviato un gruppo di lavoro nazionale che oltre allo stesso Ministero vede coinvolti anche la Banca d’Italia e l’Associazione Bancaria Italiana.
In virtù di quanto detto, quindi, un bonifico tra un Ente Pubblico ed un privato cittadino potrebbe essere gestito con le regole pregresse.
Alcune regole però, che riguardano la rivisitazione degli accordi interbancari, per motivi tecnici, non possono essere derogate (ad esempio essendo aboliti i bonifici antergati, neanche gli Enti Pubblici potranno più disporli).
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Direttiva sui servizi di pagamento (PSD): effetti per le banche e gli intermediari finanziari
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Informazioni tesi
| Autore: | Patrizia Merola |
| Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
| Anno: | 2009-10 |
| Università: | Università degli Studi di Salerno |
| Facoltà: | Economia |
| Corso: | Economia aziendale |
| Relatore: | Emilio Di Tommasi |
| Lingua: | Italiano |
| Num. pagine: | 126 |
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