La scoliosi isterica: dalle ipotesi di Freud al modello narrativo in Psicologia Clinica
L’apparato osteo-muscolare, le emozioni, la postura
Il nostro corpo è formato da un apparato muscolo-scheletrico, da un insieme di tendini, da un sistema cardio-circolatorio, ma anche di emozioni, perciò psicologico.
Dividere il corpo e la mente, in una parte biomeccanica e una parte psicologica vuol dire non considerare l’interazione che avviene nei due sistemi.
Sappiamo che la mente può influenzare il corpo ma anche il corpo può influenzare la mente, da ciò si deduce che non ci troviamo di fronte ad un canale unidirezionale, ma ad un continuo scambio di informazioni.
Essendo il corpo fatto di “emozioni”, possiamo ipotizzare che i segnali provenienti dall’esterno siano estensibili ad un processo tonico operante nei muscoli.
Questo spiegherebbe la costituzione di una immagine corporea, una immagine mentale che ci raffigura internamente.
Questa rappresentazione della nostra immagine è operata dal Sistema Nervoso Centrale, le cui aree sono associabili con le “aree di associazione del lobo parietale” del cervello.
Questa immagine tende a cambiare e a mutare nelle diverse situazioni/emozioni che si affrontano quotidianamente.
Nella costruzione di questo schema corporeo potremmo immaginare che si integrino tutte le informazioni somatosensoriali, visive, acustiche, gustative olfattive, viscerali, ecc..
Queste informazioni produrrebbero degli schemi che determinerebbero a loro volta dei cambiamenti nella tonicità muscolare.
Le informazioni di ritorno andrebbero a modificare ulteriormente lo schema già presente nel nostro Sistema Nervoso e di conseguenza nel cervello.
Per fare un esempio immaginiamo che al mattino si abbiano delle esperienze piacevoli, gratificanti, il nostro schema corporeo, o meglio la nostra immagine corporea sarà proiettata ad un atteggiamento di serenità, di sicurezza e di autostima.
La postura indotta dalla tonicità muscolare del momento sarà con le spalle aperte, un portamento dritto e lo sguardo posto in avanti.
Poniamo il caso che nel pomeriggio, subentri una esperienza del tutto opposta, angosciante e demoralizzante.
Ci troveremmo di fronte ad una o più situazioni che potrebbero minare la nostra autostima rendendoci nervosi ed insicuri.
L’atteggiamento posturale prenderà una posizione opposta a quella della mattina, perché il nostro schema corporeo si modificherà in un atteggiamento più remissivo, con il capo clino e le spalle chiuse.
Da questo si deduce che l’immagine corporea si modifica in base alle emozioni/situazioni contingenti alle esperienze di vita che si presentano.
Questi atteggiamenti corporei non sono del tutto coscienti, sono insiti nella nostra concezione di immagine corporea, immagine costruita con il passare del tempo e delle esperienze.
Esperienze che iniziano a formarsi sin da bambini, infatti ogni bambino assume istintivamente la postura a seconda della situazione in cui venga a trovarsi.
La postura è una risposta tonica delle emozioni, le stesse, interessando il Sistema Nervoso e di conseguenza il cervello, attuano una modificazione a livello muscolare, in parole povere della postura.
Fare una distinzione netta tra emozioni, muscoli e postura non è argomento di facile trattazione, iniziamo con il vedere come le emozioni esercitino il loro potere sul corpo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La scoliosi isterica: dalle ipotesi di Freud al modello narrativo in Psicologia Clinica
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Informazioni tesi
Autore: | glauco collalti |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Giuseppe Fabiano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 240 |
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