La Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters e le canzoni di Fabrizio De Andrè: un esempio di traduzione intersemiotica
L’Antologia in Italia: la prima traduzione, il grande successo
Se per quanto riguarda la realtà americana si deve riconoscere l’intuizione di un giornalista, per vedere The Spoon River Anthology trasferirsi in Italia si deve esser grati a Cesare Pavese così come a Fernanda Pivano per la sua prima edizione in lingua italiana.
Una giovane Fernanda Pivano che come commentò lo stesso De André dimostrò tenacia “traducendo il libro d’un libertario mentre la società italiana ha tutt’altra tendenza: tra il ’37 e il ’41, quando questo ha significato coraggio”. (Romana 2005: 43)
L’effetto che ebbe in Italia fu come in una storia di periferia: per i giovani ragazzi italiani del 1943 questi versi diventavano la sintesi della loro civiltà, che in quel momento permetteva a molti di sperare in una vita libera, offrendo allo stesso tempo l’esempio di un linguaggio “limpido” dal contenuto chiaro e universalmente valido, di un tono e di una impostazione moderni.
Che il loro messaggio fosse drammatico, pessimistico, non importò molto in quegli anni. Perché sotto a quel pessimismo era facile scorgere il messaggio vero, segreto di Masters: il successo spesso si ottiene quando la convenzionalità comune viene superata.
Per Masters, che scriveva in un momento in cui la smania del successo attanagliava l’America dividendo il mondo in falliti e non, una simile posizione voleva significare polemica: tanto più per la conclusione presa che i veri non falliti erano gli umili, i semplici: quelli che dal problema sono immuni perché neanche se lo pongono.
E’ una opera trans-generazionale: i giovani dei tempi moderni si rivolgono all’ Antologia con animo assai vicino a quello con cui la leggevano i contemporanei di Masters, ricomponendo un equilibrio curiosamente sfasato nel tempo. Essi porgono così al cantore americano il più grande tributo che si possa immaginare per un poeta: il riconoscimento della sua universalità. (Pivano 1965, citato in Papetti: 29)
Questo brano è tratto dalla tesi:
La Spoon River Anthology di Edgar Lee Masters e le canzoni di Fabrizio De Andrè: un esempio di traduzione intersemiotica
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Informazioni tesi
Autore: | Manuele Cassetta |
Tipo: | Diploma di Laurea |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Discipline della Mediazione Linguistica |
Relatore: | Elena Di Giovanni |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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