“Charros” del Messico. Tra diciannovesimo e ventesimo secolo: cultura, tradizione e politica.

I charros messicani fanno coincidere l’inizio della loro storia con l’arrivo dei primi cavalli che Cortés portò con sé nella conquista del Nuovo Mondo e che furono dettagliatamente descritti nel libro “Historia verdadera de la Conquista de la Nueva España” di Bernal Díaz del Castillo, uno dei cronisti più famosi della spedizione.

Il cavallo, che era un animale sconosciuto agli abitanti di quelle terre, causò sconcerto e paura non solo fra la popolazione dei villaggi, ma anche ai più coraggiosi guerrieri aztechi che affrontarono i soldati di Cortés. Le palle dei cannoni e il nitrito di un cavallo volevano dire la quasi certezza di una sconfitta per gli indios, inoltre questi giunsero a pensare che il cavaliere e il cavallo fossero un unico essere.

Il cavallo fu un elemento decisivo nell’avanzamento della conquista dei nuovi territori, nella loro colonizzazione e nella sottomissione della sua gente, fu considerato come un simbolo della forza e del potere.

Possiamo quindi affermare che il cavallo messicano discende dagli esemplari portati dai conquistatori spagnoli nel continente americano, i quali si riprodussero ampiamente tornando allo stato brado, evolvendosi in piena libertà acquisendo rusticità, sobrietà e resistenza.

I cavalli selvatici arrivarono a essere così numerosi che dovettero competere con il bestiame degli allevamenti per spartirsi i pascoli. Bisogna sottolineare che, il problema più grosso nella convivenza fra bovini ed equini, sta nel fatto che gli zoccoli dei cavalli provocano grossi danni all’erba dei pascoli, necessaria per l’alimentazione di mucche e buoi.
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Nella charrería, l’amore per il cavallo è un valore che fa riferimento a un vincolo naturale molto intimo, carico di riferimenti simbolici largamente illustrati nelle canzoni, nei corridos, nelle poesie e in altre espressioni artistiche come la pittura, la fotografia e la scultura, molto importanti nel mondo dei charros.

Nel mondo charro l’amore per il cavallo contiene un’implicita dimensione etica che ha alcuni nessi con la tradizione della cavalleria, il charro è anche un romantico hombre de a caballo con le caratteristiche e virtù del cavaliere errante.