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Il debito pubblico: crisi finanziaria degli stati sovrani

L’America come vede l’Europa?

“L’euro non va preso sul serio. E l’Europa nemmeno”, da Washington il messaggio è chiaro. La Grecia è ricorsa anche al FMI per saldare i propri debiti perché si è trovata di fronte ad un’Europa priva di strumenti sufficienti - o di una sufficiente coalizione - per accollarsi un tale debito.

Una grave ed amara sconfitta dal punto di vista morale per i paesi comunitari che hanno sempre tentato di escludere il FMI da un’eventuale crisi dell’Eurozona. Ma soprattutto una grande occasione per l’America. Oltre oceano, infatti, ci si rende conto della fragilità di un’Europa finora coalizzata e potente.

“L’America ci guarda, e ride” intitola così il suo articolo Rampini (corrispondente di La Repubblica dagli Stati Uniti), perché oggi il pensiero americano di fondo è che in Europa basta la crisi di un piccolissimo stato per far tremare l’intero sistema. Secondo Cohen, noto giornalista del New York Times, l’Europa, specialmente durante la grande crisi economica del 2007/2009, avrebbe avuto ben tre opportunità per far valere e vedere la propria potenza, tre esami che l’eurozona ha fallito perdendo ancora più credibilità agli occhi degli americani.

Il primo test è avvenuto nel 2008 con il tracollo di Wall Street: la bancarotta di Lehman Brothers, i fallimenti degli istituti immobiliari, il crack della compagnia assicurativa Aig. In quel periodo parallelamente c’erano stati anche in Europa diversi episodi di caos e confusione, primo fra tutti il crollo della Royal Bank of Scotland e della belga Fortis, che avevano intaccato notevolmente l’equilibrio europeo. Tuttavia, i governi della zona euro sembravano più attrezzati alla risposta, le autorità erano determinate e davano un senso di stabilità che mancava, apparentemente, in America.

Questa stabilità non durò però a lungo, perché la coalizione dei diversi stati venne pian piano a mancare a causa di differenti motivazioni interne e l’America si rivelò nuovamente l’unico paese in grado di elaborare una strategia vincente di uscita dalla crisi. Varò così un maxipiano di rilancio della crescita nel 2009, chiedendo aiuti alla Cina.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il debito pubblico: crisi finanziaria degli stati sovrani

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Informazioni tesi

  Autore: Alberto Mancuso
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Gian Luigi Coppola
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 116

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