Dismissione e valorizzazione delle aree demaniali ex-difesa: la Cittadella di Alessandria

La gestione dei beni della Difesa non più utili a fini istituzionali è affidata all’Agenzia del Demanio che, nata nel 1993 come una delle quattro agenzie fiscali del Ministero dell’Economia, dal 2001 è l’istituzione responsabile della gestione e della valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato.

Con il passaggio della prima tranche di immobili all’Agenzia del Demanio (28/02/2007) si è registrato un cambiamento di rotta: la priorità dell’Ente non è più soltanto, come era in passato, “fare cassa”, quindi vendere al migliore offerente, ma avviare dei processi, almeno sulla carta, di valorizzazione in prima istanza con gli Enti locali in cui questi beni sono collocati.

Un nuovo spirito di governance volto a costruire un dialogo con gli Enti locali per la definizione delle migliori strategie di valorizzazione degli immobili pubblici; anche in considerazione del fatto che la maggior parte delle caserme dismesse sorge nei quartieri centrali delle principali città d’Italia.

Per questo motivo l’Agenzia ha aperto tavoli permanenti di confronto con l’Associazione nazionale dei Comuni (ANCI), con la conferenza Stato – Regioni e con tutte le amministrazioni locali interessate a definire un piano di riconversione in linea con i fabbisogni del contesto urbano.

Fondamentale, quindi, il ruolo degli amministratori locali nell’individuazione della nuova destinazione urbanistica del bene che insiste sul proprio territorio: il che significa apportare un notevole contributo allo sviluppo territoriale e alla geografia urbana.

Gli strumenti messi a disposizione dalla Finanziaria 2007 per raggiungere i suddetti obiettivi, sono fondamentalmente due: i Programmi Unitari di Valorizzazione (PUV) e il prolungamento del periodo di concessione d’uso.