Le Elezioni Presidenziali Americane 2020 nella Stampa Giornalistica

Nonostante il processo di formazione del cabinet del quarantaseiesimo Presidente degli Stati Uniti sia ancora in corso, è interessante analizzare la composizione provvisoria dello staff esecutivo che accompagnerà Joe Biden nel corso del suo mandato.
La figura su cui è essenziale soffermarsi è quella della Vicepresidente Harris, unico ruolo non nominato del gabinetto esecutivo. La sua presenza è stata di fondamentale importanza nella campagna elettorale democratica, avvicinando sensibilmente l’elettorato afroamericano e delle minoranze alla figura di Biden. Figlia di padre giamaicano e madre indiana, Harris si laurea nel 1986 in scienze politiche ed economiche presso la Howard University e, successivamente, si specializza in giurisprudenza presso l’Hasting College nel 1989. La sua carriera lavorativa è costellata da ‘prime volte’: prima donna a ricoprire il ruolo di procuratrice distrettuale di San Francisco nel 2004, prima procuratrice generale della California nel 2011, prima donna di origini indiane ad essere eletta al Senato nel 2016. Il suo personaggio è di raccordo tra le posizioni moderate e progressiste del suo partito, esattamente come Biden. Infatti, è stata contestata nel ruolo di procuratrice generale e distrettuale per lo stretto rapporto con le forze dell’ordine – contestazione avvenuta soprattutto nel periodo degli scontri legati al movimento BLM – e, allo stesso tempo, è stata apprezzata per non aver difeso la Proposition 8, la legge statale della California che vietava i matrimoni tra persone dello stesso sesso.
La sua candidatura a Vicepresidente ha permesso a Biden, inoltre, di avvicinare parte dell’elettorato asiatico, specialmente quello di origine indiana e sud-asiatica. Non è la prima volta in assoluto di un candidato con le stesse origini di Harris, il caso più recente è quello di Piyush ‘Bobby’ Jindal, candidato alle primarie repubblicane nel 2016. A differenza di Jindal, tuttavia, Harris ha spesso sottolineato la sua origine indiana, merito anche della visione più aperta e progressista del suo partito nei confronti della diversità.
In aggiunta alla Vicepresidente Harris, il cabinet del Presidente Biden mostra una tendenza, quella di puntare alla competenza dei suoi elementi, soprattutto nei ruoli centrali. È il caso del Segretario di Stato, Antony Blinken, figura chiave nella campagna elettorale di Biden; del Segretario del Tesoro ,Janet Yellen, ex presidente della Federal Reserve; dell’ambasciatrice per gli Stati Uniti presso l’Onu, Linda Thomas-Greenfield. Inoltre, lo staff presidenziale di Biden è caratterizzato dalla diversità culturale e razziale: oltre a Buttgieg, che ricopre il ruolo di Segretario ai Trasporti, spiccano le figure di Alejandro Mayorkas, primo latino-americano nel ruolo di Segretario alla Difesa Nazionale; di Lloyd Austin come Segretario alla Difesa, primo afro-americano a ricoprire quel ruolo e Deb Haaland come Segretario degli Interni, la prima nativa americana in un cabinet presidenziale – la sua nomina, mentre questa tesi viene scritta, non è stata ancora confermata dall’Energy and Natural Resources Committee.