Il Patto di Stabilità e i vincoli Europei. La legge di Stabilità 2015 ed alcune soluzioni alternative.

L'Italicum, dovrebbe essere la nuova legge elettorale, con la quale si andrà a votare, eventualmente, nel 2015. Una legge voluta dal Governo Renzi, in concorso con le forze di centro destra. Questa legge tanto discussa, nella sua versione finale, prevede il premio di maggioranza per poter governare andrà alla lista che raggiungerà il 40 per cento dei consensi, senza andare al ballottaggio e andrà alla lista e non alla coalizione, con il premio la lista prenderà 340 deputati. La soglia di sbarramento scende al 3 per cento, il che favorisce il partiti più piccoli e la rappresentanza popolare, ma alcune forze politiche sono contrarie. Il meccanismo delle preferenze viene reintrodotto, ma resta bloccato il nome del candidato premier, la preferenza pura potrebbe mettere fuori gioco i leader di partito, se non raggiungessero il numero di voti necessari. Le circoscrizioni saranno 100 ed i capilista potranno candidarsi solo ad un massimo di 10 collegi. Almeno il 40 per cento dei candidati sarà rappresentativo di genere, come la eventuale seconda preferenza. Questo sistema favorirebbe il bipartitismo ed ai dati attuali, vedrebbe al ballottaggio, il PD ed il Movimento 5 stelle, escludendo dalla competizione elettorale Forza Italia, che attualmente rappresenta una gran parte di della maggioranza necessaria a questo Governo per restare in carica. Dal PD, alcune critiche vengono da parte dell'area femminile del partito, che incalza sul tema del “genere”. Questa legge, sicuramente migliore dell'attuale “Porcellum”, favorirebbe i piccoli partiti, che non si troverebbero costretti in un'alleanza strategica, senza troppi obiettivi comuni, com'è accaduto a SEL, favorirebbe il governo di un solo partito con il 55 per cento dei consensi e consentirebbe alla minoranza di fare una democratica e pluralista opposizione.
In merito al Jobs Act, il tanto discusso art. 18 è stato rivisto, modificato ed adeguato alle nuove esigenze del mercato del lavoro, attraverso una legge delega del Governo, che attende i decreti attuativi. Le deleghe presenti sono cinque: ammortizzatori sociali, servizi per il lavoro e politiche attive, semplificazione procedure e adempimenti, riordino dei contratti, conciliazione vita-lavoro. […]