Ruolo dell'ipossia nei gliomi cerebrali: potenziali indicatori tissutali e biomarcatori per l'imaging
Ipossia nei gliomi
Eterogeneità dell'ipossia
L'ipossia, unitamente all'anormale vascolarizzazione del tumore, è uno dei principali fattori che influenzano la prognosi di pazienti con gliomi di grado elevato [51]. L'ipossia nel GBM presenta diversi livelli di eterogeneità: tra pazienti, in gravità, nella distribuzione spaziale e nella variabilità nel tempo. La distribuzione spaziale eterogenea dell'ipossia nel GBM deriva dalla concomitante presenza di regioni popolate da cellule normossiche ed aree con un grado variabile di ipossia [12]. È stato dimostrato che la maggior parte delle cellule del GBM presenta da lieve a moderata (2,5% -0,5% pO2) ipossia, anche se sono state dimostrate anche regioni con grave ipossia (<0,1% pO2) [89]. Il grado di ipossia nel GBM sembra correlare con l'aggressività del tumore, e con un più corto intervallo di recidiva [127].
L'ipossia è un fattore cruciale per il GBM per il suo impatto nello stimolare il processo angiogenetico e nella determinazione dell'invasività tumorale [128]. È interessante notare che alcuni autori hanno scoperto che il fronte invasivo del GBM è popolato da cellule con alta concentrazione di HIF-1-α [114]. Accanto all'eterogeneità regionale, il GBM mostra anche una variabilità temporale nel consumo di ossigeno, che riflette le esigenze metaboliche dinamiche e le capacità adattative delle cellule gliomatose [12].
A differenza delle cellule di tessuto sano del cervello, che sonostrettamente dipendenti dal consumo di ossigeno e denominate "regolatori di ossigeno", alcune cellule GBM sembrano agire come "cellule conformi all'ossigeno", in quanto sono in grado di down-regolare il loro consumo di ossigeno sulla base della disponibilità di ossigeno, e possono contare su altre fonti per la produzione di energia [129, 130]. In particolare, Griguer e colleghi, nei loro esperimenti in vitro, ha rilevato che vi è una variabile respirazione mitocondriale e dipendenza dal glucosio tra le diverse linee di cellule GBM. Inoltre, il lattato, generato dalla glicolisi anaerobica in regioni ipossiche, può essere utilizzato come substrato ossidativo da altre cellule per produrre energia nelle regioni non-ipossiche in una sorta di simbiosi metabolica [131].
Effetti dell'ipossia sulle cellule endoteliali e angiogenesi
Le regioni ipossiche sono circondate da cellule assemblate in architetture tipiche chiamate "pseudopalizzate". Le cellule che costituiscono le pseudopalizzate presentano un'aumentata espressione di marcatori dell'ipossia e dell'angiogenesi e, nonostante la formazione di strutture ipercellulari, mostrano bassi tassi di proliferazione [12].
Le cellule endoteliali sono sensibili alla concentrazione di ossigeno disciolto nel sangue e presentano recettori per l'HIF, che sono in grado di indurre l'alterazione dell'architettura nativa dei vasi per aumentare l'apporto di ossigeno [132]. L'ipossia stimola l'angiogenesi inducendo il tessuto normale, l'endotelio, le cellule infiammatorie e le cellule tumorali al rilascio di chemochine e fattori pro-angiogenici, come il VEGF [133].
I nuovi vasi sono tortuosi e possono presentare trombosi intravascolare nei pressi dei foci necrotici. Inoltre, il pattern vascolare anormale è disfunzionale e non omogeneo, rispetto a quella nativo. Questa caratteristica può limitare la diffusione dell'ossigeno in alcune aree tumorali, soprattutto nelle regioni periferiche, causando una eterogeneità del microambiente tumorale e un gradiente di ossigeno dinamico [12].
Nessuna prova definitiva è stata ancora raccolta circa la possibilità di prevedere il livello o la presenza di ipossia sulla base della necrosi e della distribuzione dei vasi sanguigni. La relazione tra ipossia e necrosi resta ancora da indagare in quanto la necrosi può verificarsi in zone con ipossia lieve o, viceversa, mentre regioni gravemente ipossiche possono non essere accompagnate da necrosi [90].
Questo brano è tratto dalla tesi:
Ruolo dell'ipossia nei gliomi cerebrali: potenziali indicatori tissutali e biomarcatori per l'imaging
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Natale Quartuccio |
Tipo: | Tesi di Specializzazione/Perfezionamento |
Specializzazione in | Medicina Nucleare |
Anno: | 2014 |
Docente/Relatore: | Sergio Baldari |
Istituito da: | Università degli Studi di Messina |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 93 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi