Realizzazione di una procedura per determinare le deformazioni di un'imbarcazione a vela

Le forze che agiscono in navigazione su una barca a vela si possono suddividere in due classi, esterne ed interne. Le prime sono quelle dovute ad interazioni dell'imbarcazione con il mare e con l'aria. Tra queste forze troviamo i carchi d'onda e i carichi da vento, che possono essere molto severi come si osserva da figura 4.1, le cui entità vengono fornite dai registri nautici locali su base statistica. Vi sono inoltre da considerare i carichi dovuti alla pressione idrostatica sul fondo dell'imbarcazione, le azioni fluidodinamiche sulla deriva, sul timone e sullo scafo stesso, nonché le azioni aerodinamiche che si sviluppano sulle vele.Lo studio dei carichi di cui sopra e la loro influenza sulla struttura presuppone un'analisi molto complessa, ovviamente non di tipo statico strutturale, che esula dal presente lavoro. Le forze interne sono quelle dovute alle connessioni meccaniche esistenti nel sistema barca tra i vari componenti; primo tra tutti il carico dell'albero maestro sullo scafo poi le tensioni dovute agli stralli ed alle sartie, cioè il sistema di cavi che mantiene in posizione l'albero rispetto allo scafo, ed infine va indicato il carico dovuto al bulbo, la zavorra connessa alla deriva che genera un momento riallineante conferendo stabilità all'imbarcazione.