Progetto di una diga a gravità massiccia sul fiume Tevere
Introduzione al calcolo della portata di piena
Si definisce piena di un corso d’acqua il singolare ed infrequente stato idrometrico caratterizzato dalla occupazione della sezione di deflusso del corso stesso in misura eccedente un prefissato valore dell’altezza idrometrica.
Il valore della portata di piena indicato per un corso d’acqua è un riferimento generico da assumere con attenzione critica se non sia indicato il valore della sua frequenza probabile (cioè il numero delle volte che, in modo mediamente probabile, l’evento stesso possa verificarsi in un definito intervallo di tempo) o, inversamente, il periodo o tempo di ritorno.
Il legame funzionale tra i valori della portata massima ed il tempo di ritorno è rappresentato da una funzione monotòna crescente: ovvero all’aumentare del tempo di ritorno aumenta la portata massima, ma con minore rapidità. La constatazione non accredita però valori di portata massima oltre certi limiti di natura fisica.
La conoscenza del valore della portata di piena e della sua frequenza probabile rappresenta un elemento essenziale per calcolare quale debba essere la dimensione necessaria a far defluire la portata stessa attraverso un manufatto, definito per questo scopo scaricatore; avendo comunque, attraverso la nozione del periodo di ritorno, un’indicazione sul grado di rischio cui possa essere esposta l’opera od il territorio che l’opera stessa domina, al di là del valore della portata di progetto assunta come riferimento.
Il valore della portata al colmo di piena per un prefissato tempo di ritorno, che il Registro Italiano Dighe ha fissato in 1.000 anni per il proporzionamento idraulico degli scaricatori di superficie delle dighe (nota prot. 3199/UIDR del 6/4/2005), può effettuarsi con diversi metodi, utilizzando fra questi il più appropriato agli elementi di cui possa disporsi ed alla natura del problema da trattare.
La portata di piena per un prefissato tempo di ritorno si può determinare attraverso tre tipi di metodi:
1. Metodi Statistici
2. Metodi Afflussi-Deflussi
3. Metodi Regionali
Nel sito in esame la serie di osservazioni disponibile non è sufficientemente lunga (solamente 12 anni) da consentire il calcolo della portata di piena attraverso un approccio puramente statistico, per applicare il quale è consigliabile avere a disposizione osservazioni per un numero di anni almeno pari a 25÷30.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progetto di una diga a gravità massiccia sul fiume Tevere
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Bettin |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi Roma Tre |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Civile |
Relatore: | Elena Volpi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 127 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi