Neurotaping: incidenza nel trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori.
Intra ed extrarotazione del braccio
La rotazione del braccio sul suo asse longitudinale si può effettuare in qualunque posizione si trovi la spalla. Si tratta della rotazione volontaria o aggiunta delle articolazioni a tre assi e tre gradi di libertà. Si tiene questa rotazione abitualmente nella posizione di riferimento del braccio che pende verticalmente lungo il corpo. Nella posizione di riferimento (detta di rotazione esterna-interna di 0°) si ha obbligatoriamente il gomito flesso a 90° (avambraccio contenuto nel piano sagittale) poiché, senza questa precauzione, ai movimenti di rotazione esterna-interna del braccio, si aggiungerebbero i movimenti accessori di pronosupinazione dell'avambraccio. Questa posizione, con avambraccio contenuto nel piano sagittale, è assunta arbitrariamente perché, nella posizione di partenza pratica, che è la più utilizzata, la mano si trova davanti al tronco. Ciò corrisponde all'equilibrio dei rotatori ottenuto dalla rotazione interna di 30° dell'avambraccio in rapporto alla posizione di riferimento. Questa posizione si potrebbe definire posizione di riferimento fisiologica.
Le rotazioni avvengono su un asse longitudinale che passa lungo l'omero.
Nell'extrarotazione, la superficie anteriore dell'omero viene portata lateralmente. Il movimento è determinato dal sottospinoso, dal piccolo rotondo e dal fascio posteriore del deltoide e ha un'ampiezza massima di 80°. L'intrarotazione porta la superficie anteriore dell'omero a guardare in dentro. L'ampiezza massima dell'intrarotazione è di 90°, ottenuti necessariamente con l'avambraccio flesso e portato dietro il tronco. L'intrarotazione è prodotta dal sottoscapolare, dal grande pettorale, dal gran dorsale, dal grande rotondo e dal fascio anteriore del deltoide.
L'ampiezza complessiva della rotazione varia con la posizione del braccio: è maggiore a braccio disteso lungo il fianco, si riduce a 90° a braccio orizzontale e diventa insignificante quando il braccio è in verticale.
La rotazione è limitata dall'estensione delle superfici articolari, dalle tensioni che si sviluppano nella capsula articolare e dalla muscolatura.
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Neurotaping: incidenza nel trattamento delle lesioni della cuffia dei rotatori.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Lamanna |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Fisioterapia |
Relatore: | Ennio Pacilio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 200 |
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