Pirateria e diritti umani

43. L’IMO è agenzia specializzata delle NU responsabile della salvezza e della sicurezza della navigazione e della prevenzione dell’inquinamento da parte delle navi. Nel 1948 una conferenza internazionale tenuta a Ginevra adottò la Convenzione che creava la IMO nominando all’inizio originale Inter-Governmental Maritime Consultative Organization IMCO entrata in vigore nel 1957. IMCO diventa dal 1982 International Maritime Organization, appunto IMO.

44. Gli obiettivi dell’Organizzazione elencati nell’articolo 1, sono di offrire un meccanismo di cooperazione ai Governi e di prassi nel regolamentare tutte le materie relative alla navigazione impegnate nelle attività di commercio; di incoraggiare e di facilitare l’adozione degli standard adeguati nella sicurezza marittima, nell’efficienza della navigazione e nella prevenzione e nel controllo dall’inquinamento provocato dalle navi.

45. Gli strumenti previsti dall’IMO in materia di sicurezza marittima sono le 5 convenzione o dodici di condotta: SOLAS, ISPS Code, Sua Convention and Protocols, ILO/IMO Code of Practise on security on Boards, Djibouti Code of Practise39.
46. In materia di sicurezza marittima IMO adottò nel 1960 la International Convention for the Safety of Life at Sea (SOLAS).
47. In seguito alla vicenda della nave italiano Achille Lauro, l’IMO cominciò a elaborare una nuova convenzione per assicurare che le persone che hanno commesso atti criminali contro le navi e le persone a bordo venissero davanti alla giustizia. Nel 1988 venne adottato la Convention for the Suppression of Unlawful Acts Against the Safety of Ships (Sua Convention) e il Protocollo che estende l’applicazione anche alle piattaforme ferme che sfruttano le risorse marine. Entrate in vigore nel 1992 , l’articolo 3 della Sua Convention afferma che gli atti criminali sono:
- il sequestro della nave con la forza;
- atti di violenza contro le persone a bordo;
- portare delle merci a bordo della nave che potranno danneggiarla.

La Sua Convention obbliga gli Stati aderenti che in tali casi di perseguire i responsabili o di estradarli agli altri stati per poterli processare. Nel 2005 sia la Sua Convention che il Protocollo vennero modificati per adattarli alle nuove situazioni create, in particolare al rischio di terrorismo internazionale.
48. L’IMO nel 2000 prese in considerazione la sicurezza marittima. International Ship and Port Facility Security Code (ISPS Code) è uno strumento che mira ad assicurare la sicurezza delle navi e delle zone portuali. Contiene delle misure che se applicate dai Governi degli stati porterebbero ad evitare le minacce alle navi e nelle zone portuali. ISPS Code è entrato in vigore nel 2004.

49. Nel 2005, IMO adottò delle modifiche alla Convenzione SUA del 1988 e al Protocollo del 2005.
Da ultimo venne adottato il Djibouti Code of Conduct concerning the Represion of piracy and Armed Robbery against Ships in the Western Indian Ocean and the Gulf of Aden. Djibouti Code of Contact prende in considerazione la promozione e l’attuazione delle risoluzione adottate dal CdS. Firmato il 29 gennaio 2009 divenne operativo lo stesso giorno con l’adesione di 20 paesi dell’area.