Sindrome del Colon Irritabile e l'importanza della dieta

Il cibo che noi ingeriamo agisce da substrato (da fibre prebiotiche) per i batteri intestinali. La scelta dei differenti cibi che introduciamo determina nel nostro intestino il profilo batterico. D’altro canto i batteri intestinali fermentano il cibo non digerito in gas metano ed idrogeno, così come i grassi a catena corta (Chong et al., 2019). 

I fruttani e i galattani sono i substrati di diversi batteri e un approccio dietetico Low- FODMAPs sembra indurre cambiamenti sfavorevoli per i batteri che causano la patologia in soggetti con IBS (Mazzawi et al., 2014). Pazienti con IBS che aderiscono ad una dieta Low-FODMAPs sviluppano una bassa quantità di Bifidobacteria se confrontati con i soggetti sani, prima del trattamento. Inoltre una dieta Low-FODMAPs protratta nel tempo, riduce il numero di batteri che producono butirrato (Mazzawi et al., 2014). 

I pazienti con IBS hanno una motilità anomala dell’intestino, soffrono di ipersensibilità viscerale e secernono non fisiologicamente gli ormoni intestinali (El-Salhy et al., 2015) (Figura 8.1). L’anormalità del rilascio degli ormoni intestinali gioca comunque un ruolo fondamentale sulla fisiopatologia dell’IBS (El-Salhy, 2014). 
Il contenuto luminale dell’intestino ricco in proteine causa il rilascio di certi ormoni, mentre il contenuto luminale ricco di carboidrati o grassi causa il rilascio di altri ormoni. Proprio la composizione della dieta, contenendo diverse quantità di carboidrati, proteine e grassi, è l’attivatore per il rilascio di differenti ormoni a livello della lamina propria intestinale. 
Sicuramente la dieta svolge un’azione prebiotica, favorendo la crescita di certi tipi di batteri. Questi batteri a loro volta fermentano i cibi, producendo dei metaboliti. Questi metaboliti agiscono sulle cellule staminali intestinali, causando una ridotta differenziazione delle cellule endocrine intestinali. La bassa densità di cellule endocrine intestinali e il ridotto livello di certi ormoni causa alterata peristalsi intestinale, ipersensibilità viscerale e secrezione anormale (Figura 8.1).