Sostenibilità ambientale come driver di innovazione

L’adozione di filosofie ecologicamente e socialmente sostenibili da parte dell’azienda tutta è un cammino pieno di ostacoli. Diverse sono le cause che impediscono un’ampia ed omogenea diffusione di politiche ambientalmente e socialmente più corrette.
Ricerche dimostrano che tra le principali barriere al primo posto va annoverata la difficoltà nella previsione dei benefici, a fronte di costi troppo elevati o mancanza di fondi necessari ad impiantare le nuove tecnologie (che infatti si classifica come seconda motivazione). Sarebbero dunque due i principali ostacoli: da un lato una cultura aziendale ancora non pienamente convinta dei potenziali benefici delle nuove tecnologie green; dall’altro, l’effettiva mancanza di risorse a disposizione.

In un contesto, infatti, dove i benefici economici sono difficilmente quantificabili, lo sviluppo in house di tecnologie pulite secondo modalità di innovazione non convenzionali sopportando costi iniziali elevati, i costi derivanti da standard restrittivi gravano in misura importante sui bilanci, l’adozione di politiche sostenibili trova ostacoli apparentemente insormontabili. Calcolare i costi e i benefici in un’ottica di medio-lungo periodo può incontrare seri ostacoli con gli approcci economici tradizionali; di fatto, è già difficile identificare, osservare e tenere sotto controllo le componenti tangibili dei piani business, al punto che le imprese ritengono troppo impegnativo tenere in considerazione le esternalità o i costi sociali nelle loro attività di affari e nei potenziali passi verso la sostenibilità. Inoltre, l’adozione di un’ottica di gestione guidata dall’attenzione verso l’ambiente richiede una flessibilità aziendale non indifferente per modellarsi ad una nuova filosofia aziendale e ad i nuovi strumenti a disposizione.