Analisi fitosociologica e sinfitosociologica del territorio compreso nella parte orientale del “Distretto Strada Maestra” e dei processi diacronici della vegetazione nel Comune di Pietracamela (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga)
Inquadramento Biogeografico
La biogeografia è la scienza che studia la distribuzione degli esseri viventi sulle terre emerse, nei mari, e nelle acque dolci. Una moderna definizione della scienza tiene conto anche delle dimensioni spazio-temporali pertanto si definisce come scienza che studia la dimensione spaziale dell’evoluzione biologica e della biodiversità (Zumino & Zullini, 1995). Tramite gli studi biogeografici vengono individuate le unità biogeografiche a cui vengono attribuiti i vari territori.
Tali unità vengono classificate tramite il sistema gerarchico di seguito riportato che prevede anche numerose super e sub unità: regno, regione, provincia, settore, distretto e tesela. La delimitazione dei grandi territori fitogeografici, e quindi delle grandi unità, si basa su eventi storici e genetici che hanno determinato la costituzione delle diverse flore e sul macroendemismo. Mentre per l’individuazione delle unità minori, si fa riferimento all’endemismo specifico, ai rapporti tra i diversi tipi di endemismo, alle vicarianze e agli elementi floristici (Arrigoni, 1980). Le piante rappresentano dei fedeli indicatori di alcuni fattori ambientali quali il clima (temperatura e umidità) e il suolo. Per gli studi di carattere floristico-vegetazionale risulta pertanto importante conoscere la posizione biogeografia di un territorio.
L’analisi della biogeografia in Italia non è stata sviluppata di recente, infatti, le classificazioni esistenti, peraltro riferibili ad unità territoriali molto ampie, a cui ancora oggi si fa riferimento, risalgono a studi piuttosto datati, con un’eccezione per la Regione Marche, che nell’ambito degli studi effettuati per l’analisi della biodiversità al fine della progettazione della Rete Ecologica Regionale (Casavecchia et al., 2007) sono state realizzate le carte delle unità biogeografiche di rango inferiore alla Subprovincia facendo riferimento al sistema gerarchico proposto da Rivas martinez (2005).
Nella prima classificazione biogeografica del territorio italiano, proposto da Fenaroli e Giacobini (1958) il territorio italiano viene suddiviso in due regioni: la Regione Medio-Europea e la Regione Mediterranea. Della prima gli autori individuano un Dominio Centro Europeo (che interessa la penisola fino alla Puglia e al basso Lazio) distinto dal Dominio Illirico. Nell’ambito del Dominio Centro-Europeo vengono indicate le Province Alpina, Centro-Appenninica e Adriatica, ognuna suddivisa in distretti e in settori. In base a questa proposta la Regione Abruzzo ricade in due distinte province: la Provincia Appenninica, per le aree montuose interne e la Provincia Adriatica, per le aree sub costiere e costiere. Più recentemente, negli anni ’80, Arrigoni (1980) propone una nuova classificazione biogeografica per l’Europa e per il Bacino Mediterraneo. Nell’ambito del Regno Olartico vengono individuati due Sottoregni: il sottoregno Boreale e quello della Tetide.
L’Italia peninsulare è interessata dalla Regione Eurosibiribica che comprende le Alpi, la Pianura Padana e gli Appennini; dalla Regione Mediterranea che comprende l’Italia meridionale e, per il versante occidentale si estende verso nord fino a integrare interamente la Liguria. (Casavecchia et al., 2007). In base a questa classificazione l’area di studio ricade nella Regione Eurosibirica, Sottoregione Europea, Dominio Medio-Europeo, sottodominio Oro-ipsofilo e Settore Appenninico.
Per l’individuazione delle unità biogeografiche del territorio in esame si fa riferimento alle nuove classificazioni e alla carta biogeografia d’Europa di Rivas-Martinez et. al (2004), che inquadrano l’area di studio nel Regno Olartico, Regione Eurosiberiana, Subregione Alpino-Caucasica, Provincia Appennino-Balcanica, Subprovincia Appenninica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Analisi fitosociologica e sinfitosociologica del territorio compreso nella parte orientale del “Distretto Strada Maestra” e dei processi diacronici della vegetazione nel Comune di Pietracamela (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga)
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Informazioni tesi
Autore: | Simone Galassi |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Gestione e valorizzazione delle risorse nei territori collinari e montani |
Anno: | 2008 |
Docente/Relatore: | Edoardo Biondi |
Correlatore: | AdeleFinco |
Istituito da: | Università degli Studi di Ancona |
Dipartimento: | Dipartimento SAPROV |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 160 |
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