Il Preludio - genesi e sviluppo del preludio per tastiera, in particolare per clavicembalo, tra i secoli XVI e XVIII

Dopo il 1600 in Germania vi è un notevole sviluppo della musica per tastiera, tanto da rendersi necessaria una suddivisione in tre settori di cultura musicale chiaramente differenziati: uno meridionale, uno centrale e uno settentrionale.
Nella Germania settentrionale il principale centro di sviluppo musicale fu Amburgo.
Qui nacque Jacob Praetorius, noto principalmente come compositore di musica per organo. Intorno al 1600 si recò ad Amsterdam, dove studiò con Sweelinck.
I tre Praeambula di Praetorius sono di grande interesse, perché segnano quello sviluppo che condurrà al preludio e fuga del tempo di Bach.
Essi consistono di un’introduzione dalla sonorità piena in un numero di battute da 8 a 16 e in un brano fugato circa cinque volte più lungo, su un unico tema.
Anche Scheidemann, nato ad Amburgo, studiò con Sweelinck. I suoi preludi sono brevi brani, fondamentalmente accordali, in cui sono introdotte ripetizioni motiviche, effetti d’eco, imitazioni accennate o finali a mo’ di toccata. Il n. 9 e il n. 10 consistono in un preludio, un passo fugato e un postludio. Il n. 11 ha la forma di preludio e fuga simile a quello di Jacob Praetorius. Interessanti le figurazioni finali del Praeambulum n. 8 che tornano sempre nella letteratura più tarda, e il passaggio dalla parte centrale fugata al postludio nel n. 10 che, con l’introduzione della pausa, annuncia con chiarezza un cambio di registro.
Anche il “Praeambulum n. 5 in d” presenta dei chiari cambi di registro; ciò si evidenzia dalla successione di varie sezioni di diverso carattere e dalla presenza di frasi che hanno effetti d’eco.