Il mercato del Dry Bulk: il caso delle Handysize

Il trend evolutivo, che si sta delineando all’interno del segmento delle handy, appare chiaro, così come si evince la politica delle compagnie armatoriali, il cui obiettivo è quello di “ringiovanire” la flotta esistente.
Le handymax, al di sotto delle 50.000 dwt, stanno scomparendo, a partire dai primi anni del 2000, con pochissime nuove navi in ordinativo ai cantieri; le supramax, invece, in parte ignorate dagli armatori nei primi anni del 2000, ora stano vivendo un nuovo e significativo boom, sia per quanto riguarda gli ordinativi, sia per quanto riguarda le consegne. In termini percentuali, il 2,7% dell’order book per le handy è rappresentato da navi comprese nel range 35.000-49.000 dwt, mentre un ben più consistente 59,7% riguarda il range superiore 50.000-59.000 dwt.

A partire dal 2006, e da prima ancora, il numero di consegne di handymax è andato calando vistosamente e, per il 2010, ci si aspetta che alcuna nave venga varata; questa sensibile flessione è stata compensata da un consistente numero di nuove consegne di supramax, nel triennio 2006-2007-2008, anche se, per il biennio 2009-2010, le nuove navi andranno diminuendo, come conseguenza della fase recessiva che ha calmierato l’order book.

Le navi supramax rappresentino la naturale evoluzione delle navi handymax nel mercato del dry bulk; infatti, negli ani ’90 e fino al 2000, queste ultime hanno fatto da padrone sul mercato, per poi incontrare un declino, con il nuovo millennio, e lasciare spazio a nuove navi con un tonnellaggio superiore. Lo si può notare anche osservando l’order book: molto debole o quasi nullo per le handymax, consistente ancorché in calo per le supramax.