Skip to content

Oltre i limiti del dualismo di genere: la configurazione discorsiva della transessualità come spartiacque epistemologico fra Disturbo di Identità di Genere e stereotipi di genere

Il travestitismo come forma d’arte: i Drag Kings e le Drag Queens

Un’altra forma di crossdressing che si intende trattare nel presente contributo è quella spettacolarizzata, conosciuta come parodia drag. "Drag queen" - letteralmente "regina dello strascico"- è un termine inglese che designa un attore e cantante che si esibisce in abiti femminili sfarzosi o di cattivo gusto, mettendo in scena una femminilità esagerata nelle movenze, nelle acconciature e nel trucco e al tempo stesso non nascondendo del tutto il proprio corpo maschile sotto gli abiti di scena. Il termine fu introdotto sul finire del secolo scorso per indicare il portamento regale dei travestiti negli abiti femminili dell’epoca provvisti, appunto, di lungo strascico a seguito. "Drag king" indica invece un’attrice che recita in abiti maschili, offrendo una rappresentazione iperbolica del machismo.

La rappresentazione di genere offerta dal drag è fortemente stereotipica in quanto è proprio agli stereotipi di femminilità e mascolinità disponibili all’interno della cultura
che attinge nel proporre una femme fatale ed un macho caricaturali. Tale considerazione viene utilizzata da Butler per sostenere la convinzione che il genere abbia un carattere
performativo tale per cui gli atti gendered – ossia caratteristici di un genere – "producono" i loro stessi agenti come soggetti gendered – ossia appartenenti a quello specifico genere; i "comportamenti di genere" in altre parole non costituiscono, secondo la filosofa, le naturali espressioni dell’identità (di genere) dell’individuo, quanto dei rituali sociali coercitivi che producono l’identità di genere allorquando vengono attuati, recitati ed "incarnati".

In tal senso il drag "è l’epitome del carattere intrinsecamente performativo dell’identità" di genere e permette di invertire la tradizionale concezione che le azioni e i gesti siano il prodotto di un nucleo interno all’individuo a favore della teoria che considera proprio la ripetizione di tali atti come ciò che crea "l’illusione di un’essenza contenuta dal corpo" o che da esso trae origine. Nel drag, così come nel crossdressing in generale, entrano in relazione tre fattori – l’identità sessuale, l’identità di genere e la performance di genere – che risultano in dissonanza fra loro; tale discordanza suggerisce che l’identità di genere stessa possa essere intesa come una performance di genere, proprio come sostiene Goffman nell’asserire che "non esiste un’identità di genere, esiste solo un programma per la rappresentazione di genere".

Gli stereotipi inscenati grottescamente dal drag sono i medesimi a cui ogni essere umano viene socializzato fin dai primi anni di vita e che vedono il femminile configurarsi ad esempio in termini di fragilità, gentilezza e seduzione mentre il maschile in termini di forza e durezza.
In base alle considerazioni testé proposte, la performance del drag risulta esattamente equivalente a ciò che quotidianamente qualunque individuo pratica nel vivere come un uomo o una donna, conformemente ai ruoli di genere: non è possibile, nell’ottica della performatività di genere, separare ciò che è artefatto – come il trucco, le paillettes e gli abiti sontuosi della drag queen – da ciò che è autentico e naturale, ossia il modello di femminilità o mascolinità a cui la parodia drag si ispira.

Laddove il genere risulti prodotto a fronte delle performances di genere stesse, non risulta più possibile considerare l’esistenza di un genere che sia autentico o naturale, in quanto esso si pone come "un’imitazione senza origine".

Questo brano è tratto dalla tesi:

Oltre i limiti del dualismo di genere: la configurazione discorsiva della transessualità come spartiacque epistemologico fra Disturbo di Identità di Genere e stereotipi di genere

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Marta Grasso
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Gian Piero Turchi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 433

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

drag queen
travestitismo
sesso
identità di genere
transessuale
transessualismo
queer
costruzionismo
ruoli di genere
identità dialogica
transgender
transessualità
modello dialogico
intersessualità
crossdressing
gender bending
drag king
narrativismo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi