Le Disfonie Psicogene

Non si può parlare di personalità specifica del disfonico, ma di tratti caratteriologici ripetitivi che si possono aggregare in costellazioni personologiche relativamente polimorfe. Tamburro e coll. (1987), in uno studio psicodinamico del paziente disfonico hanno effettuato una ricerca su 10 donne dell’età media di 32 anni scelte a caso tra numerosi soggetti in riabilitazione per disfonia, sottoposte a ad esame laringoiatrico e foniatrico, a colloquio psicologico semi-strutturato ed indagine psicodiagnostica mediante il test proiettivo di personalità di Rorsharch. In tutte il disturbo presentava un andamento episodico che almeno in tre casi datava dall’infanzia all’adolescenza. Il livello di scolarità e stato considerato elevato tenendo conto che il campione proveniva da una struttura pubblica: 2 soli soggetti avevano compiuto studi di grado elementare, 6 avevano completato la scuola media superiore e 2 un corso di studi universitari. L’attività lavorativa era di tipo professionale in 6 delle pazienti delle quali 5 insegnavano in scuole elementari, una impiegata in ufficio,le altre 4 erano casalinghe. Quanto allo stato civile 7 erano coniugate con prole, 2 nubili, una alla vigilia del matrimonio. La Struttura della personalità risultante dall’applicazione dei test psicodinamici rivela la presenza di due diversi tratti caratteristici: La struttura isterica: che accomuna le pazienti più mature, con manifestazioni che vanno dalla nevrosi di conversione ( fobia, ansia, bolo isterico, senso di soffocamento), a quelle tipicamente isteriche. La conflittualità edipica è evidente, quasi costante ed importante, alcune più attive dinamiche sottendono rivendicazioni di tipo virile, mentre costante e ripetitiva è la competitività con figure maschili. Altre presentano tratti che tendono a configurare una condotta sadica o sadomasochistica. L’affettività è in genere labile, instabile immatura egocentrica, in bilico sempre tra tristezza ed euforia adolescenziale. Costante è l’impulsività più o meno controllata. L’aggressività sempre presente e massiccia, essa o diventa fonte di angoscia e di vissuti depressivi, o è agita come turbolenza esistenziale.