La complessità della serialità televisiva americana - Il caso Breaking Bad

Nel caso dei drama AMC, la presenza iniziale di un teaser, che nella maggior parte dei casi non supera i quattro minuti di durata, impone la necessità di un inizio in grado di interessare e incuriosire lo spettatore senza quasi nessun tempo di esposizione.
Come ha sottolineato Pamela Douglas (2007), il cold open

"Esiste per catturare gli spettatori più velocemente del nemico, che è il telecomando. L'idea è quella di aprire l'ora con un'azione, un'immagine, una situazione o un personaggio che susciti un'aspettativa sufficiente a trattenere gli spettatori fino alla sequenza del titolo e al primo atto."

«È destinato ad attirare l’attenzione» sostiene Alex Epstein. Tra tutte le serie AMC, Breaking Bad si è affermata fin dall'inizio come quella più fantasiosa nella sua concezione di cold open o teaser.

La creazione di immagini volutamente vaghe, difficili da contestualizzare nei parametri di spazio e di tempo, è proliferata nell'ultimo decennio nella televisione americana producendo narrazioni più complesse. Nonostante anche le serie televisive classiche conoscessero le alterazioni temporali e spaziali, questi dispositivi narrativi venivano introdotti agli spettatori attraverso un'esposizione ovvia. Nel dramma televisivo complesso contemporaneo, invece, gli indizi di orientamento sono stati eliminati per produrre immagini di ambiguità.
Nel caso di Breaking Bad la complessità si rivela attraverso l'ambiguità delle immagini decontestualizzate, la maggior parte delle quali si concentra nelle sequenze di apertura.
La serie utilizza gli inizi degli episodi per generare immagini confuse attraverso primi piani estremi. Il teaser di Breaking Bad combina, analessi (flashback), prolessi (flash forward) e persino ellissi per creare inizi incerti seguendo l'idea che può accadere di tutto. L'alternanza di diverse strategie temporali nei teaser fa appello alla ripetizione seriale per giocare con le aspettative del pubblico.
Breaking Bad gioca in modo autoconsapevole con le conoscenze del pubblico in modo da offrire variazioni o ripetizioni rispetto alle strutture precedenti. Utilizzando immagini di ambiguità spaziale e temporale, la serie ritarda il più possibile l'introduzione di informazioni chiave. Lo show lo fa a livello micro, con i teaser, e a livello macro nel corso di una stagione. In questo modo, lo spettatore cerca di colmare le lacune e utilizza gli episodi passati alla ricerca di un modello. Consapevole di questo processo, la serie gioca con il pubblico proponendo somiglianze e variazioni, creando l'idea di uno schema che, alla fine, non c'è. Dopo di che, l'unica certezza che lo spettatore può avere è l'imprevedibilità. Il pubblico sa che affrontare un nuovo episodio di Breaking Bad significa affrontare l'incertezza.
Come descritto in precedenza, l'episodio pilota della serie inizia in medias res con una sequenza che, dopo i titoli di testa, lo spettatore è in grado di collocare nel futuro prossimo. "Tre settimane dopo" recita una didascalia sullo schermo. È un inizio che incoraggia fin da subito gli spettatori a colmare il vuoto tra quel teaser e l'inizio del primo atto. In questo modo, lo spettatore capisce che c'è un'informazione mancante da scoprire, man mano che la storia procede, per interpretare questo inizio. Per il pubblico, la storia si presenta come una narrazione basata sulla ricerca di indizi, come avviene nei gialli.

L'uso dell'inquadratura ravvicinata incoraggia una consapevole strategia di occultamento. Invece di mostrare lo scenario generale dei rifiuti e dei danni causati dall'incidente, la serie presta attenzione al minimo dettaglio creando un vasto e irraggiungibile fuori scena. Questa messa in scena presuppone, alla fine, una frammentazione dello spazio. I teaser precedenti offrono una successione di immagini giustapposte, tra le quali non c'è un filo conduttore. Questa strategia di giustapposizione e frammentazione è comune a tutta la serie.

Esistono diverse strategie di teasing in Breaking Bad, divisi a seconda del loro scopo: i teaser da disorientamento tra più episodi, quelli da disorientamento temporaneo, i teaser che servono a colmare le lacune della storia, quelli sul passato dei personaggi e infine i teaser come ibridazione di generi.