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Il segretariato delle organizzazioni internazionali

Il segretariato: modello forte e modello debole

Prima di procedere ad elencare le caratteristiche dei segretariati del modello forte e del modello debole è opportuno ricordare come tutte le organizzazioni internazionali strutturano il proprio apparato istituzionale in modo funzionale ai fini che dovranno perseguire. È evidente che quindi anche il segretariato avrà poteri, compiti e funzioni differenti da organizzazioni ad organizzazioni.
Nel modello forte, già dalla struttura in senso materiale, è possibile capire quale importanza assume il segretariato per queste organizzazioni internazionali, per meglio capire basti pensare alla sede dell’O.N.U. al suo edificio dalle notevoli dimensioni che racchiude decine di uffici in cui lavorano un numero nutrito di funzionari.

Per tutte le organizzazioni internazionali a modello forte troviamo il segretariato come organo originario che occupa all’interno dell’ente una posizione centrale poiché è l’intermediario tra le decisioni prese dagli organi collegiali e l’attuazioni di queste nel concreto. La funzione, quindi, è permanente poiché svolge anche attività di controllo per verificare il rispetto delle norme da parte dei soggetti terzi preposti a riceverle.

Attenendosi alle delibere degli organi collegiali promuove le relazioni economiche, giuridiche e culturali tra i vari membri dell’organizzazione internazionale. Il segretariato, deve trasmettere agli Stati membri le convocazioni relative alle riunioni degli organi dell’organizzazione; assistere quest’ultimi nella stesura dell’ordine del giorno delle rispettive riunioni e delle regole di procedura, offrendo anche le opportune assistenze di segreteria; deve preparare su indicazione degli organi dell’organizzazioni “una proposta di bilancio” da sottoporre al giudizio dell’organo deliberativo; fungere da depositario dei documenti e degli archivi degli organi dell’ente nonché dei trattati compiuti dagli Stati membri e dei loro strumenti di ratifica; stabilire, sulla base delle direttive dell’organo deliberativo e dei vari consigli, gli opportuni rapporti di cooperazione con gli istituti specializzati o con altre organizzazioni internazionali e, in fine, presentare a chi delibera un rapporto annuale sulle attività dell’organizzazione e sulle risorse impiegate da essa per concretizzarle.

Il modello forte presuppone la volontà statuale nel cercare una cooperazione forte da protrarsi salda e duratura nel futuro, il segretariato quindi è visto come il concretizzarsi di questa volontà e ciò spiega (o almeno in parte) l’importanza del ruolo che copre in queste organizzazioni.

Per quanto riguarda il modello debole si deve premettere che gli Stati i quali decidono di cooperare non vedono nel segretariato un “organo di un’organizzazione rappresentante di un identità comune” ma bensì un organo di supporto burocratico amministrativo privo di autonomi poteri, in tale ottica il segretariato a volte può risultare del tutto assente o dove è presente (composto solamente da qualche ufficio) che svolge attività del tutto marginali, come accade in Asia dove sembra prevalere il timore degli Stati nei confronti di burocrazie esterne al controllo statale.

La tendenza comune è affidare i compiti di segreteria a rotazione e con scadenza temporale agli Stati membri poiché quest’ultimi preferiscono attuare azioni dirette nei confronti dell’organizzazione salvando così la propria sovranità nazionale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il segretariato delle organizzazioni internazionali

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Mandile
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Piero Pennetta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 35

FAQ

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