L'importanza di Firenze e dell'Italia in "A Room with a View" di E.M. Forster

L’influenza di Firenze e dell’Italia non si manifesta solamente nella prima parte del romanzo, ambientata nella nostra penisola, ma gli effetti del risveglio di Lucy dovuti alla città toscana caratterizzano soprattutto la seconda metà del libro, quando la protagonista, dopo aver terminato il Gran Tour, torna in Inghilterra. Inoltre, durante tutta la seconda parte si notano numerose espressioni e similitudini che richiamano in qualche modo l’Italia e la sua cultura, di cui tutti i personaggi che hanno trascorso un soggiorno nella nostra penisola sembrano non potere più fare a meno. Il nostro Paese è entrato nei loro cuori e nelle loro menti in modo ormai irreversibile ma secondo modalità diverse che variano da personaggio a personaggio. Già nel primo capitolo appare un nuovo personaggio, Cecil Vyse, che Lucy ha conosciuto a Roma (anche in questo caso, quindi, in Italia) dopo la sua fuga da Firenze e che, dopo essere tornata a casa, è diventato il suo fidanzato. A causa della sua permanenza nel nostro Paese anche lui si sente italiano e non fa altro che citare la nostra cultura in tutte le occasioni possibili: tuttavia, si nota che anche lui, così come Mr Eager, ha imparato solo una grande quantità di nozioni di cui non conosce il reale significato e che non vengono mai messe realmente in pratica. Le prime parole di Cecil sono, infatti, proprio una citazione, “I promessi sposi”, la cui funzione è quella di annunciare ufficialmente il suo fidanzamento con Lucy agli Honeychurch, i quali, però si sentono a disagio perché vorrebbero rispondere in italiano, ma non ne sono capaci perché non sono mai usciti dall’Inghilterra. Già da questa prima apparizione di Mr Vyse si intuisce, quindi, l’enorme differenza esistente tra le due famiglie abituate a vivere in ambienti diversi (la Londra snob per Cecil e la campagna del Sussex per gli Honeychurch). Anche la descrizione che lui dà di Lucy rispecchia la sua “conoscenza” dell’Italia: la protagonista è descritta, infatti, come un quadro di Leonardo.