“Salute mentale” e paura del crimine: un’indagine sulla città di Roma

La principale conseguenza psicologica del verificarsi di un crimine è la paura, e l’impatto che questa ha su un individuo si esprime in diversi modi: in primo luogo determinando uno stato ansioso cronico che compromette la vita e le attività di tutti i giorni, in quanto fonte permanente di preoccupazione; in secondo luogo la paura per il crimine agisce come potente stressor e come fattore di vulnerabilità per altre generiche tipologie di disordini; infine il ritiro sociale, che solitamente si verifica come conseguenza della paura, priva le persone di esperienze positive e mina le reti di supporto locali.
Siccome nel nostro studio, di cui si parlerà nel secondo capitolo, si è deciso di prendere in considerazione la relazione che la paura per il crimine ha con la “salute mentale” e lo stress percepito, inseriremo in questo paragrafo alcune ricerche, svolte negli anni, focalizzate su queste variabili psicologiche.
Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non esiste una definizione “ufficiale” del concetto di salute mentale, ogni definizione dipende infatti dalle differenze culturali, da valutazioni soggettive e dalle diverse teorie. A tal proposito può essere utile ricordare la definizione che la stessa “OMS” dà di “salute” in genere: «uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente assenza di malattia o infermità».
Secondo la definizione del dizionario “Merriam-Webster”, la salute mentale è «uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società e rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno».
Per quanto riguarda la definizione di stress invece, utilizziamo quella di Lazarus e Folkman: “Lo stress psicologico è una relazione particolare che si instaura tra una persona e l’ambiente, che viene valutato dalla persona stessa come…in grado di mettere in pericolo il proprio benessere”. La chiara implicazione è che la paura di vittimizzazione diventa un potente stressor che può influire sui sintomi di stress.