Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione
Il ruolo delle fantasie e l’influenza della pornografia
Pur non potendo affermare che esista una relazione di causalità tra la pornografia e un comportamento violento, è possibile sottolineare lo stretto legame che collega questi due fattori. Gli stimoli pornografici, infatti, soprattutto se di tipo sadomasochista, possono facilitare il comportamento violento. Gli stimoli provenienti da questo materiale, non fanno altro che rafforzare le fantasie di dominio e controllo già presenti nella mente del soggetto e alimentare e sostenere le sue fantasie di dominio. Un effetto sicuramente collegato a questo tipo di pornografia è quello di rendere apatico il soggetto nei confronti delle manifestazioni di dolore e alla visione della sofferenza di vittime reali, facendosi si che, col passare del tempo, il soggetto perda l'interesse per tale stimolo, che risulta essere sempre della medesima intensità, e mostrando la necessità di ricercare materiale che gli dia stimoli più forti per rafforzare le proprie fantasie. Proprio la dimensione fantastica è un altro elemento fondamentale del comportamento sessuale violento poiché ha una fortissima valenza sessuale. Nella maggior parte dei violentatori e in particolare in quelli sadici, le fantasie sono strettamente collegate al sesso e alla violenza, intesa come mezzo per esperire controllo e potere, e rappresentano il motore scatenante . Il processo sembra quindi essere ricorrente e circolare: le fantasie, che col tempo vengono perfezionate, diventando sempre più piene di dettagli ed estremamente vivide, aiutano il passaggio dalla fase di progettazione dello stupro (se è premeditato), alla condotta agita vera e propria (De Luca, 2001). È inoltre molto importante porre l’accento sul fatto che lo stupro vero e proprio, quello reale, non è mai appagante quanto lo stupratore aveva immaginato nella sua mente, ed è proprio per questo motivo che il soggetto in questione tenderà a ripetere più volte l'atto alla ricerca della perfezione e dell’appagamento che soltanto nell’immaginazione è in grado di raggiungere. L'esperienza del ricordo è quindi di rilevanza fondamentale per ogni violentatore, in quanto serve ad alimentare le sue fantasie. Per facilitare la rievocazione e per continuare a mantenere il dominio sulla sua vittima si avvale dell’utilizzo dei feticci, considerati come dei trofei che molti soggetti conservano dopo ogni stupro.
Questo processo avviene in molti violentatori, anche se la durata dell’elaborazione della fantasia subisce variazioni molto ampie a seconda del tipo di stupro. Occorre precisare che tutti i bambini hanno fantasie, ma quando queste sono sempre orientate verso morte o distruzione, è il segno più chiaro di un inclinazione patologica che si orienterà verso un futuro comportamento deviante.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Vita di uno stupratore tra abusi e rieducazione
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Informazioni tesi
Autore: | Carla Callioni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze dell'educazione e della formazione |
Relatore: | Alberto Zatti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 54 |
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