I benefici delle attività fitness nell'età adulta

“Non esiste il programma perfetto, non esiste l’esercizio perfetto, esistono solo il cliente ed il professionista che lo segue”.
È questa la filosofia dell’International Sport Sciences Association, meglio nota come ISSA, associazione leader nella formazione di Personal Trainer, filosofia che centra l’attenzione sul cliente ed il professionista.
Il mondo del fitness in Italia è in continua evoluzione e si è sviluppato negli ultimi anni un po’ troppo velocemente, creando un inevitabile confusione che caratterizza le attività che non hanno ancora una precisa identità professionale.
Solo grazie alla collaborazione in team tra preparatori, medici, dietologi e psicologi che trovano collocazione in molte federazioni ed associazioni, prende forma il Fitness professionista, il cui scopo principale dovrebbe essere la formazione di istruttori qualificati.
Ancora fino a poco tempo fa, quando esistevano ancora gli ISEF, istituti deputati alla formazione di insegnanti di educazione fisica, il Fitness non veniva contemplato se non in via sperimentale ed al di fuori dei programmi di formazione. Soltanto da qualche anno, nell’ambito dei nuovi corsi universitari della Facoltà di Scienze Motorie, sono stati introdotti corsi curriculari di fitness.
La professione di istruttore di fitness ha subito negli anni una serie di trasformazioni legate sia all’evoluzione delle varie attività ad esse correlate, sia alle numerose acquisizioni scientifiche che si sono verificate nelle discipline che studiano il sistema umano nella situazione di apprendimento.
Attualmente l’istruttore dovrebbe preoccuparsi di studiare la metodologia di insegnamento ed i comportamenti degli elementi che lo compongono, in modo scientifico e sistematico, al fine di individuare i fattori che facilitano e rimuovono gli ostacoli.
Al P.T. non viene chiesto semplicemente di trasmettere le sue abilità e conoscenze, ma anche di educare, organizzare, collaborare e soprattutto motivare scegliendo, in forma individualizzata, ciò che è ottimale per il cliente.
Per poter svolgere con successo questo ruolo sono oggettivamente necessarie doti di disponibilità, flessibilità e comprensione non disgiunte da una elevata motivazione all’aggiornamento continuo con la scopo di migliorare il proprio livello di abilità e conoscenze.
Insegnare significa “essere in rapporto continuo e sistematico con altre persone” e pertanto rapportarsi con un insieme di situazioni che cambiano in direzioni che non sempre il P.T. riesce a guidare o controllare, a prescindere dalle sue buone intenzioni.
È forse proprio in queste situazioni critiche che emerge l’aspetto professionale del P.T..
La prima abilità richiesta ad un P.T. è quella di essere egli stesso capace in quella determinata attività. È indispensabile aver vissuto in prima persona le diverse fasi del processo di apprendimento, dalle iniziali a quelle finali, per poter meglio trasmettere le indicazioni necessarie al superamento dei passaggi tecnici più complessi, nonché percepire le sensazioni che il cliente prova nel momento in cui esegue un determinato esercizio o movimento.