Il ruolo del collegio sindacale nei casi di riduzione del capitale per perdite

In presenza di una situazione di crisi, il ruolo del collegio sindacale diviene ancor più centrale e al tempo stesso problematico rispetto a quanto accade in una situazione di normalità. E, in effetti, l’importanza del ruolo assunto dal collegio sindacale risulta particolarmente evidente proprio in relazione alla vigilanza sulle condotte assunte dall’organo gestorio nel contesto di crisi in cui la società dovesse malauguratamente venirsi a trovare . La rilevanza del collegio sindacale in situazioni di crisi è supportata anche da uno studio empirico: una ricerca condotta dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, in collaborazione con la Fondazione Aristeia, ha invero dimostrato che nelle S.r.l. senza organo di controllo la % di fallimento si attesta circa al 95,5%, mentre nelle S.r.l. dotate di organo di controllo la % cala drasticamente al 4,5% .

Tuttavia, nonostante il ruolo nevralgico dell’organo di controllo per prevenire e fronteggiare (se non scongiurare) la crisi d’impresa, il legislatore ha completamente taciuto al riguardo. Tale lacuna normativa è stata in parte colmata dall’emanazione da parte del Cndcec delle norme di comportamento del collegio sindacale che, a partire dal 2012, prevedono un intero capitolo (il 10) dedicato all’attività del collegio in situazioni di crisi d’impresa. Tali norme di comportamento sono oggi in fase di consultazione, al termine della quale (data prevista di termine per la consultazione: 21 aprile 2015) queste nuove norme sostituiranno quelle precedentemente emesse nel 2012.

Ritengo utile - ai fini di migliorare la chiarezza espositiva - riprendere la scansione fasica operata dalla dottrina, che suddivide le attribuzioni del collegio sindacale a seconda del momento in cui esso si trova ad agire: una fase di normalità, una fase di pre-crisi e una fase di crisi conclamata.