Donne e Letteratura in Africa Orientale

Negli anni che seguirono l’indipendenza, nelle ex colonie britanniche in Africa orientale si assistette ad un rapido processo di differenziazione dello status della lingua swahili. In Kenya, l’inglese continuò ad esercitare un ruolo fondamentale nella vita politica, sociale e culturale dei nuovi Stati.

In Tanzania, invece, lo swahili fu adottato come lingua nazionale, da usare in tutte le occasioni in cui precedentemente era stato utilizzato l’inglese. L’importanza della letteratura swahili per costruire una coscienza nazionale basata sui principi dell’Ujamaa (socialismo africano) venne esplicitamente dichiarato nel 1968, un anno dopo la Dichiarazione di Arusha, in un discorso del presidente Nyerere, in cui si invitava i poeti tanzaniani ad usare il loro talento per promuovere i principi ed i progetti per lo sviluppo del Paese sostenuti dal TANU.

Si promosse la ngonjera, una storta di rappresentazione drammatica in versi, con il duplice scopo di aiutare la diffusione dello swahili e la familiarizzazione con i principi dell’Ujumaa. Lo stesso presidente Julius Nyerere pubblica in swahili e in inglese i suoi saggi di economia politica, fondamentali per la conoscenza della via africana al socialismo. A lui si deve la traduzione di due opere di Shakespeare in swahili: Giulio Cesare e il Mercante di Venezia.

Uno degli effetti probabilmente inaspettati del grande rinnovamento culturale nella Tanzania8 indipendente fu la rapida crescita, a partire dalla fine degli anni ’60, del romanzo swahili contemporaneo. La quasi totale mancanza di romanzi storici e l’interesse esclusivo nei confronti della società contemporanea e delle sue problematiche, è una caratteristica della nuova prosa swahili ben presto riconosciuta dalla critica.

L’attenzione degli scrittori tanzaniani sembra rivolgersi principalmente ai conflitti e alle contraddizioni della società dopo l’indipendenza, caratterizzata da rivolgimenti sociali, economici e politici. Così le tematiche principali delle loro opere sono la crisi dei valori tradizionali in ambiente urbano, l’influsso negativo dei modelli stranieri, i muti rapporti tra uomo e donna e vengono affrontati dagli autori in modo più o meno complesso e approfondito. Inoltre i romanzi tanzaniani non sono mai intimisti, l’analisi, anche quando i personaggi vengono ben caratterizzati, si concentra fondamentalmente sull’ambiente e sui rapporti sociali.

È importante notare che, nonostante il didatticismo sia un elemento fondamentale della letteratura swahili, nel romanzo contemporaneo si esprime principalmente attraverso la rappresentazione di personaggi negativi e di situazioni conflittuali.
Il critico R. Ohly, ha individuato nella produzione narrativa swahili, in base all’approccio dell’autore e alle tematiche affrontate, tre correnti principali: urbana, rurale e intellettuale.

La corrente dominante, soprattutto negli anni ’70, è quella urbana. Il tema principale di queste opere è l’arrivo in città di una persona, giovane e con una certa base di istruzione, che non riesce a trovare un inserimento nel nuovo mondo, né tantomeno a tornare in quello contadino. La sua alienazione e la ricerca di denaro lo spingono molto spesso a compiere azioni criminali o, nel caso delle donne, alla prostituzione.